Ecco: tutti scrivono auguri per il prossimo anno. A chi legge, porgo i miei: sia un anno nuovo in cui non proverete meraviglia per il furto di statue rappresentanti Gesù ma, sia l'anno per un nuovo personale incontro con Gesù Dio, unico amico fedele che sacrificò la sua vita sulla croce al fine di guadagnarci la salvezza e la vita eterna!
30 dicembre 2017
" RUBATO GESU' BAMBINO"
E' il titolo di un articolo Ansa letto di sfuggita ieri, mentre mio marito mi accompagnava a spasso fra le montane più belle del mondo. Inevitabile il riaffiorare alla mente l'indignazione espressa in vari contesti di fronte allo sfregio dei vari "gesù bambino", sottratti o distrutti o danneggiati in varie parti del mondo proprio in occasione delle feste natalizie. Indignazione sfruttata e accentuata da chiunque voglia condurre il pensiero alla denigrazione di tradizioni cattoliche perpetrate da irriverenti. Ho alzato gli occhi ad un nuovo improvviso spettacolo regalatomi da un'altra Vetta Feltrina copiosamente innevata: chi ha creato tale meraviglia se non Dio? Gli uomini si mobilitano e storcono il naso di fronte al furto o a un atto vandalico esercitato su una statua. Forse che Gesù è una statua o è in una statua, anche se umanamente benedetta? Il cielo è terso, di un azzurro intenso come raramente si gusta nelle città affumicate dallo smog: il furto di "gesù bambino" di fronte a tale bellezza è concetto e titolo ancora più sciocco. Come lo stupore e le proteste dei turisti che arrivano qui, in montagna e si sorprendono della nevicata. Davvero siamo ridotti così male da non saper vedere al di là del nostro naso, da non saper accettare nulla che non sia affine ai nostri desideri, ai nostri pensieri, alle nostre illusioni? Alziamo la voce per un pezzo di coccio o di legno, per quanto pregevolmente lavorato a rappresentare Gesù e non ci curiamo di Gesù Dio, vivo che ci chiede di adorarlo "in spirito e verità" con la stessa grinta con cui protestiamo per un dono prezioso quale la neve, implorata e rimpianta l'inverno precedente: dov'è la nostra natura umana e spirituale, che coscienza abbiamo del nostro essere stati creati " ad immagine e somiglianza di Dio" ?
24 dicembre 2017
GESU' NON NASCE, GESU' RITORNA!
Ci si ostina a festeggiare il Natale spesso solo riesumando statuine decorative ed addobbi . Non si ha il coraggio di dirlo ad alta voce ma, la festività ha raggiunto un tale grado di "rituali obbligati" da risultare stressante. Eppure ci si ostina e a elargire abbracci, baci, sorrisi, auguri mentre ci si rinchiuderebbe volentieri nella propria casa. Gesù non è niente di tutto questo. Egli non ha mai messo pesi addosso a nessuno, soprattutto non ha mai chiesto che la sua nascita venisse non ricordata ma, attesa ogni anno.
Gesù è Dio. La Sua presenza nella nostra vita è costante, se solo Lo scegliamo come nostro Signore. Lui vive, è la stessa Bibbia a ricordarcelo e in noi vive come Dio. Come Dio tornerà ed è a questo evento che noi dobbiamo guardare perchè l'essere pronti al Suo ritorno o non esserlo determina il nostro futuro.
Non buon natale ma, sia per voi buono il Suo ritorno!
Gesù è Dio. La Sua presenza nella nostra vita è costante, se solo Lo scegliamo come nostro Signore. Lui vive, è la stessa Bibbia a ricordarcelo e in noi vive come Dio. Come Dio tornerà ed è a questo evento che noi dobbiamo guardare perchè l'essere pronti al Suo ritorno o non esserlo determina il nostro futuro.
Non buon natale ma, sia per voi buono il Suo ritorno!
20 dicembre 2017
RIFLESSIONI INFERMIERISTICHE
11 dicembre 2017
PREGHIERA
A lei, cui Tu affidasti un dì
che Tu per me creasti,
Signore,
or ti prego
dona
desiderio
di conoscerTi nell’intimità del cuore
con tutta la mente sua,
con l’anima sua
sì che i suoi giorni non abbian fine
nel rogo eterno
ma sian per la Tua gloria
testimonianza
di nuova vita nel regno Tuo santo.
10 dicembre 2017
09 dicembre 2017
CERCANDO IL NATALE
E dov'è il natale se non nel cuore di chi vive, soffre ma, crede, crede nella vita nuova ricevuta in dono un dí per sempre? È silenzio, è vuoto, è dolore, é buio profondo per chi prosegue sfiorando solo la fonte senza sete di verità, di compassione e di sincero amore ma, con le labbra chiuse e la gola arsa ingorda di ogni ricchezza sino a soffocar nell'opulenza. Non per te risuona il rintocco della campana a cui affidi lo scandir un tempo solo terreno.
04 dicembre 2017
29 novembre 2017
STRACCI
Vita stracciata
in un groviglio di stracci
avanzi dei benpensanti
al di là del cancello
curiosi ed offesi
per quel metterti in mostra
senza ritegno,
ma senza svelarti del tutto,
sì che ogni impulso
di sbeffeggiarti
ahimè vien meno,
mentre di corsa vanno al lavoro
che un giorno, chissà,
magari con loro condividesti.
19 novembre 2017
17 novembre 2017
INFERNALE SORPRESA
L'Inferno stesso si stupì dell'inattesa sorpresa.
Girovagando nelle diverse residenze a sua disposizione, quella notte improvvisamente prese coscienza di uno strana condizione a cui mai aveva posto attenzione precedentemente: gli appartamenti, più che mai sovraffollati, pullulavano di personaggi i quali, nella vita terrena, avevano occupato posizioni sociali e l'approvazione di moltitudini per vicende quanto mai diverse.
Senza dar nell'occhio, salutando e sorridendo come sua abitudine, l'Inferno strinse ogni mano a lui allungata scrutando visi eternamente noti: ecco, di ognuno rammentò come lo avesse indotto a fedele rapporto d'amicizia con sè.
Avvertì sulle spalle il peso della poderosa fatica compiuta da lui stesso in persona per ottenere il meritato rispetto e la totale obbedienza di ciascuno. Non fu tanto impegnativo, ragionò, raggiungere l'obiettivo con persone nel mondo dedite palesemente ad attività razionalmente considerate dall'umanità deplorevoli. Gli fu, invece, necessaria una notevole porzione di furbizia e di sottile perfidia per circuire i benpensanti sì che diventassero suoi operatori di iniquità apparendo al mondo persone degne di fiducia. Sogghignò: la sua è costantemente vittoria su entrambi i fronti. Tirò un sospiro di sollievo, approvandosi per quella geniale considerazione, mentre attorno gli si accalcavano i poveracci caduti nella sua trappola, mani a lui protese imploranti un attimo di sosta del tormento infinito, meritata ricompensa alla loro stolta obbedienza per lui, l'Inferno, di cui in terra ebbero la sfrontatezza di prendersi gioco non prestandogli accorta attenzione. Sprezzante si allontanò, l'Inferno. Altri sbarchi nel suo regno erano in corso.
Girovagando nelle diverse residenze a sua disposizione, quella notte improvvisamente prese coscienza di uno strana condizione a cui mai aveva posto attenzione precedentemente: gli appartamenti, più che mai sovraffollati, pullulavano di personaggi i quali, nella vita terrena, avevano occupato posizioni sociali e l'approvazione di moltitudini per vicende quanto mai diverse.
Senza dar nell'occhio, salutando e sorridendo come sua abitudine, l'Inferno strinse ogni mano a lui allungata scrutando visi eternamente noti: ecco, di ognuno rammentò come lo avesse indotto a fedele rapporto d'amicizia con sè.
15 novembre 2017
SODDISFAZIONI
Soddisfatto fu l'occhio dell'abbraccio fra l'uomo e la terra mentre zolle e mani si intrecciavano invocando il cielo d'esser propizio. Prossimo il tempo del riposo, rimessi in ordine gli abiti estivi sfoggiarono quelli autunnali nell'attesa di una lieve coltre a proteggerli. A primavera sarebbero di certo riemersi, protetto il seme nelle sue viscere la terra fiorirà una volta ancora
AMORE
Non ne hai mai abbastanza del loro profilo, del loro armonioso corpo, eppure sono sempre le stesse, forse con un abete in più e un pascolo in meno ma, son li da prima che tu nascessi. Eppure, brami la loro armonia e ti adagi nel loro essere con la stessa bramosia che nutri per la carezze del tuo amore, al tuo fianco da tempo, sempre lo stesso, forse con un capello bianco in più e un po' di energia in meno ma, delle sue carezze non ne faresti mai a meno. Proprio come di loro, le tue montagne a cui non devi implorare un abbraccio poiché, come il tuo amore, sanno quanto tu lo desideri.
L'ATTESA
Il cielo lo sa e si prepara ad accogliere la neve da riversare su tutti ormai bambini in astinenza. Predomina il silenzio dell'attesa, quello che vive sulla tua pelle ed entra nelle tue ossa commuovendole sino a rabbrividire. È giorno di festa, solo alle campane sarà concesso di turbare la quiete e tu attendi, ritrovando la pace nel cuocere sulla vecchia stufa il pranzo, il loro allegro richiamo. Percorrerai le strade apparentemente vuote spiando i camini dai quali esala il profumo della legna che brucia scaldando membra e cuori. Di ogni famiglia, il rigolo di fumo porta al cielo il racconto; nell'attesa di essere accolto dalle nuvole compatte, fa filò con i compaesani.
12 novembre 2017
09 novembre 2017
03 novembre 2017
SORGE IL GIORNO
Come bimbo al risveglio apre adagio l'occhio al mondo, così il giorno s'offre adagio all'uomo affinché gusti del suo nuovo sorgere la sfumatura che renderà prezioso ogni istante del suo viver quotidiano
01 novembre 2017
DUNE CELESTI
Passeggerò fra le dune del cielo,
mio Signore,
esultando nella gioia della Tua presenza
che ora solo vedo
con gli occhi di codesto corpo mortale
nell'attesa del nuovo di cui Tu
mi farai dono.
(foto:tramonto su Milano ,29 ottobre)
mio Signore,
esultando nella gioia della Tua presenza
che ora solo vedo
con gli occhi di codesto corpo mortale
nell'attesa del nuovo di cui Tu
mi farai dono.
(foto:tramonto su Milano ,29 ottobre)
INTESA
Io ti scruto, Tu mi ascolti.
Nella mia meraviglia per tanta perfetta bellezza
si compie l'amore che ci unisce,
Tu vivo per me, io viva in Te.
Nella mia meraviglia per tanta perfetta bellezza
si compie l'amore che ci unisce,
Tu vivo per me, io viva in Te.
TRIPUDIO
Tripudio di gioia
è il maturar della vita
che morte non conosce ma,
certa s'avanza nell'eternità infinita
lasciando agli occhi di stupore sazi
carità e speranza
è il maturar della vita
che morte non conosce ma,
certa s'avanza nell'eternità infinita
lasciando agli occhi di stupore sazi
carità e speranza
25 ottobre 2017
SPETTACOLO CONTINIUO
Scorre lieve la melanconia
mentre il giorno si avvia verso
l'ignoto della sera sospinto
dalla flebile corrente
dei sentimenti
traditi, esaltati, dimenticati.
Indifferente l'uomo
corre verso l'ignoto
strattonato dall'apparire,
sordo al battito del suo cuore.
mentre il giorno si avvia verso
l'ignoto della sera sospinto
dalla flebile corrente
dei sentimenti
traditi, esaltati, dimenticati.
Indifferente l'uomo
corre verso l'ignoto
strattonato dall'apparire,
sordo al battito del suo cuore.
20 ottobre 2017
PRIME FOSCHIE

15 ottobre 2017
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