29 agosto 2011

22 agosto 2011

CORDONE OMBELICALE

CORDONE OMBELICALE


Robusta catena
che imbriglia
mani e caviglia
di un corpo
che si sviluppa nel tempo,
ferrea,inossidabile corona
che circuisce
l'evoluzione della persona,
impalpabile prigione
che mortifica la ragione.
Neppure la morte
svincolerà la contenzione

RUBINETTI

RUBINETTI


Sfugge
dal rubinetto
con corrose guarnizioni
l'acqua,
goccia dopo goccia
ad un ritmo inatteso.
Sfugge
dalle mani
prive d'ogni pietà
la vita,
giorno dopo giorno
ad un ritmo
che le appartiene.
Sfugge all'adulto
la gioia
dal cuore trafitto
ad un ritmo travolgente,
inaspettato,
mentre tutt'intorno
sgorgano lacrime amare
da occhi corrosi dal sale.

20 agosto 2011

RIMORSI E PECCATI


Groviglio accartocciato
come rovi di spine
generosi di frutti
per mani rapaci,
si scontrano,
s'affrontano,
s'accavallano
rimorsi e peccati
a darti l'amaro
di bacche acerbe
che scende nel retropalato
e sale alle nari
senza lasciarti ma,
fra i cuniculi di celle areate
s'involano sino a meningi strizzate
e di nuovo spugnose
pronte ad assorbire
il nuovo triste sapore
che degli emisferi e ponte e tronco
pervaderanno ogni solco
sino a svuotare il cervello
che spento d'ogni illuminazione
tacerà ogni tuo ulteriore pensiero
trafitto dai frutti
di generosi grovigli
di rovi
di rimorsi e peccati.
tz

FUOCHI D'ARTIFICIO

FUOCHI D'ARTIFICIO

Sono le tue promesse d'amore,
sono i tuoi sguardi magnetici,
sono i tuoi sorrisi di passione.
Sono le mie ribellioni,
sono la mia rabbia
e la mia melanconia,
sono le tue parole,
sono i tuoi capricci.
E' la mia vita ,
luce folgorante
nello scuro dell'universo
per un infinitesimo d'attimo.
E' la sua esplosione
in cuori,stelle,abbracci
a segnarla per sempre nella memoria
di chi l'ha vista nello splendore
della sua fugace comparsa
quale stella cadente
in una serena notte d'estate.
tz

27 luglio 2011

COMANDA MENTI

Comanda menti

Lascia che il mio ricordo sconfini nel sogno perchè io non voglio sognare ciò che non so e non avrò mai ma , voglio sognare di poter una volta ancora quel che ho avuto riassaporare.
Non chiamare nostalgia il mio assopirmi in una apparente veglia al mio passato, per qualche verso mai recuperato.
Non credere rimpianto il mio nascondere quel tratto mai completato del mio passato e non lasciarti travolgere dai tuoi “perchè” sul mio vissuto ormai lontano.
Ogni scelta, imposta o decisa, fa di me quel che sono e tu, amico mio, mi incontri così preconfezionata, sigillata e sottovuoto, da vivere ed accettare senza possibilità di cambiare.
Ti ringrazio del tuo buon cuore, d'ogni suggerimento a modificare il mio comportamento, d'ogni sostegno a rivisitar il mio contegno, a spadroneggiar nell'anima e nel pensiero ma, mio caro, lascia a me lo spazio di socchiuder gli occhi al circostante e sognar nel ricordo del precedente ogni istante.
Così mi salvo da ogni brutale situazione: ti guardo,amico mio ed in te scruto delle mie radici le fattezze che d'improvviso ed a tua insaputa tradiscono il mio sogno e si fan concreto aspetto del tuo viver quotidiano.
Sogno,ricordo sconfinano l'un nell'altro,s'inebriano a vicenda nello scorrere d'immagini in bianco e nero che vedo lì, fra le mie palpebre dischiuse, rincorrersi gioiose a ridar alla mia vita intenso colore.
Lasciami lì, non mi distrarre! Il mio sogno è profumato del sapore di ogni ricordo che a te raccontar non voglio.
Non scrutare la mia vita, il sigillo ed il vuoto ne son garanti:io posso solo andare avanti!
Ricordati di me, negli anni : sarò il tuo sogno nel tuo ricordo e di me riscoprirai quel che tu ormai sarai.
Indelebile è la vita di chi a noi ne ha dato parte.
Così in te ritroverai ciò che di me non hai saputo mai.
Sarò felice in quel giorno nel gustar il realizzarsi del mio sogno.tz

SEGRETI

SEGRETI

Sono quelli che ti uccidono le emozioni, stroncano la tua personalità di individuo teoricamente libero di pensare ed agire a riaffiorare in continuazione,a sfidare la tua pazienza, a tentare la tua riservatezza.
Sono quelli che ti porti dentro da sempre quelli dolorosi che, pur apparendo a volte quali ferite cicatrizzate all'improvviso si riaprono e dalla loro deiscenza fuori esce il tuo sentimento infetto,tempo purulento che gli anni non hanno potuto cancellare.
Sono terribili terremoti del tuo quotidiano, preavviso caratterizzato da improvvise folate di baruffe,anch'esse perfide creature da lame taglienti che,quando meno te lo aspetti, s'infilzano nella tua carne sino a fare sgorgare zampilli di sangue nero,coaugulo stagnante.
Sono quelli che vorresti gridare a chi ne è stato fautore, serafico individuo invecchiato nella sua giustizia,con quel senso di mestizia, pacata tolleranza ed infinità bontà con cui intrappolare la fiducia degli sconosciuti.
Sono quelli che non tolleri,non dimentichi; son quelli che sempre si ricordano di te, corpo vivente che ne porti le sembianze, tormentandoti con la loro presenza e costringendoti a ripeterti “ perchè?”
Nemmeno sull'orlo di una tomba che un dì sarà aperta e poi chiusa si assopirà la loro voce condannandoti a vivere nel rimorso del tuo silenzio rimasto senza risposta a tutti i tuoi “perchè?”
Sarà sulla tua tomba,allora, che con un sospiro chiuderò il mio dialogo con te, volterò il viso altrove, forse con dolore, più facilmente con indifferenza avendo tu gettato al vento ogni occasione per dar fiducia a chi un giorno mettesti al mondo solo per aver fiducia da chi ingannevolmente amasti.
tz