09 novembre 2025

Caro Diario, sono la parente scomoda di un' anziana in RSA

Ci son di quei gioni in cui ti chiedi se l'obiettivo principale di una RSA sia mortificare i parenti degli ospiti. Ci sono giorni in cui lasci la struttura che ospita tua mamma chiedendoti cosa possa succedere a tua madre quando tu non sei presente. Ci sono giorni in cui sbotti contro le diverse figure professionali in turno guadagnandoti l'odio degli operatori che speri non si rifacciano su tua madre. Ci sono molti giorni così, uno dopo l'altro, con sfumature impensabili di risvolti assistenziaali tali da lasciarti senza forze, quasi senza speranze. Soffri nel constatare quanto la tua professione sia sminuita, denigrata, vituperata da "colleghi" che, chissà se se ne rendono conto, perdono di credibilità. Sorridi leggendo e ascoltando le molteplici rivendicazioni di salari migliori e riconoscimento sociale. Piangi. Caro Diario, sono una parente scomoda di una centenaria ospitata in una struttura. Ultimamente il suo fisico ha perso energie, non riesce più a deambulare e ha bisogno di una assistenza più complessa ma, la sua mente spazia ancora con cognizione di causa fra il presente e l'antico. E racconta. Racconta e valuta, racconta e lamenta: "non c'è più cristianità; mi hanno umiliata.". Che sia per questo suo modo di essere che le è stata rivelata l'amputazione del V dito del piede? Non è stata forse proferita parola ma, lasciato il piede senza medicazione, è stato facile per l'anziana scoprire la verità e annunciarlo disperata a me. La raccomandazione agli infermieri di non rivelare l'evento, ha avuto successo. L' empatia dell'operatrice che con me esprime la sua meraviglia per quel piede che spera si riprenda (!), che non sa leggere l'espressione corruciata del mio volto e non coglie la mia proposta di cambiare argomento, siamo in presenza di mia mamma, mi spaventa. Preferiso preparare io per la notte mia mamma. Per eseguire l'igiene intima rimuovo il pannolone, la traversa monouso salvaletto, la traversa triplo strato ( tessuto, folgio impermeabile, tessuto). In funzione vi è una superficie antidecubito a aria ovviamente rivestita dal lenzuolo. Neanche a farlo apposta, la prominenza ossea cocigea inizia a dare segni di arrossamento e il dorso è "a righe" impresse dalla maglietta intima e camicia da notte arricciate. Chiedo alle operatrici di non mettere più almeno la traversa salvaletto monouso: mi assicurano che lo scriveranno in consegna. Caro Diario, io non ho pazienza e, all'udire una sciocchezza simile (non credo fosse una provocazione) sono letteralmente salita in cattedra. Pensa: mi hanno anche dato ragione! Il fatto è che "in RSA si usa così e le imfermiere poi chi le sente!?!". Le Infermiere? Caro Diario...

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