27 luglio 2011

COMANDA MENTI

Comanda menti

Lascia che il mio ricordo sconfini nel sogno perchè io non voglio sognare ciò che non so e non avrò mai ma , voglio sognare di poter una volta ancora quel che ho avuto riassaporare.
Non chiamare nostalgia il mio assopirmi in una apparente veglia al mio passato, per qualche verso mai recuperato.
Non credere rimpianto il mio nascondere quel tratto mai completato del mio passato e non lasciarti travolgere dai tuoi “perchè” sul mio vissuto ormai lontano.
Ogni scelta, imposta o decisa, fa di me quel che sono e tu, amico mio, mi incontri così preconfezionata, sigillata e sottovuoto, da vivere ed accettare senza possibilità di cambiare.
Ti ringrazio del tuo buon cuore, d'ogni suggerimento a modificare il mio comportamento, d'ogni sostegno a rivisitar il mio contegno, a spadroneggiar nell'anima e nel pensiero ma, mio caro, lascia a me lo spazio di socchiuder gli occhi al circostante e sognar nel ricordo del precedente ogni istante.
Così mi salvo da ogni brutale situazione: ti guardo,amico mio ed in te scruto delle mie radici le fattezze che d'improvviso ed a tua insaputa tradiscono il mio sogno e si fan concreto aspetto del tuo viver quotidiano.
Sogno,ricordo sconfinano l'un nell'altro,s'inebriano a vicenda nello scorrere d'immagini in bianco e nero che vedo lì, fra le mie palpebre dischiuse, rincorrersi gioiose a ridar alla mia vita intenso colore.
Lasciami lì, non mi distrarre! Il mio sogno è profumato del sapore di ogni ricordo che a te raccontar non voglio.
Non scrutare la mia vita, il sigillo ed il vuoto ne son garanti:io posso solo andare avanti!
Ricordati di me, negli anni : sarò il tuo sogno nel tuo ricordo e di me riscoprirai quel che tu ormai sarai.
Indelebile è la vita di chi a noi ne ha dato parte.
Così in te ritroverai ciò che di me non hai saputo mai.
Sarò felice in quel giorno nel gustar il realizzarsi del mio sogno.tz

SEGRETI

SEGRETI

Sono quelli che ti uccidono le emozioni, stroncano la tua personalità di individuo teoricamente libero di pensare ed agire a riaffiorare in continuazione,a sfidare la tua pazienza, a tentare la tua riservatezza.
Sono quelli che ti porti dentro da sempre quelli dolorosi che, pur apparendo a volte quali ferite cicatrizzate all'improvviso si riaprono e dalla loro deiscenza fuori esce il tuo sentimento infetto,tempo purulento che gli anni non hanno potuto cancellare.
Sono terribili terremoti del tuo quotidiano, preavviso caratterizzato da improvvise folate di baruffe,anch'esse perfide creature da lame taglienti che,quando meno te lo aspetti, s'infilzano nella tua carne sino a fare sgorgare zampilli di sangue nero,coaugulo stagnante.
Sono quelli che vorresti gridare a chi ne è stato fautore, serafico individuo invecchiato nella sua giustizia,con quel senso di mestizia, pacata tolleranza ed infinità bontà con cui intrappolare la fiducia degli sconosciuti.
Sono quelli che non tolleri,non dimentichi; son quelli che sempre si ricordano di te, corpo vivente che ne porti le sembianze, tormentandoti con la loro presenza e costringendoti a ripeterti “ perchè?”
Nemmeno sull'orlo di una tomba che un dì sarà aperta e poi chiusa si assopirà la loro voce condannandoti a vivere nel rimorso del tuo silenzio rimasto senza risposta a tutti i tuoi “perchè?”
Sarà sulla tua tomba,allora, che con un sospiro chiuderò il mio dialogo con te, volterò il viso altrove, forse con dolore, più facilmente con indifferenza avendo tu gettato al vento ogni occasione per dar fiducia a chi un giorno mettesti al mondo solo per aver fiducia da chi ingannevolmente amasti.
tz

20 luglio 2011

FOR PRESIDENT

FOR PRESIDENT

Quando il giorno si tinge d'amaro,
quando l'alba non rallegra il tuo pensiero
ed il tramonto è già atteso,sospirato
io son lì,
con te,
per elevare nel silenzio delle labbra
e nel grido disperato
del cuore affranto
l'unica possibile preghiera
a Colui che in te ancora spera.
tz

16 luglio 2011

Mani

MANI


Sono le mani unite una all'altra in una stretta mantenuta nel tempo,
sono le mani che accarezzano e coccolano incuranti degli sguardi dei curiosi, dei pettegolezzi ricorrenti,
sono le mani che stringono il vil denaro, modesta parcella per un impegno mai tradito,
sono le mani chiuse in un gesto di protesta,
sono le mani giunte in silenziosa preghiera:
così diverse, le mani che gesticolano esprimendo il pensiero di quella mente in quel corpo a cui appartengono,così poderose nell'agire concreto di ogni giorno, così incerte nel palesare pensieri e sentimenti quando l'evento distoglie e sospende nell'aere il loro quotidiano lavoro.
Mio Dio !
Sussulta il cuore, balbetta il pensiero e le mani afferrano il loro capo per i capelli cercando conferma d'essere sveglie.
Mio Signore!
No, noi mani non vogliamo oziare l'una nell'altra,
noi mani esercitate al lavoro da anni,
noi mani orgogliose del saper fare,
noi mani fedeli a chi chiede soccorso.
Noi siamo povere mani pulite deterse da faticoso lavoro, asettiche da ogni speculazione, ignoranti di ogni concussione,
noi siamo mani pronte a stringere altre mani che siano oneste, profumate di creme cure palliative di ruvidità e ferite per orgoglio da nascondere agli altri.
Siamo mani dignitose, con una coscienza che ci impedisce di porgerci ad altre mani capaci di accordi fraudolenti,
mani assuefatte a gesti solo accennati imposti dal ruolo,
mani umidicce d'algida iperidrosi scatenata dal disagio di tenere fra le dita una penna che suggella una storia finita,
mani cattive,
mani che cedono le loro dita a gioielli luccicanti e le unghie a smalti brillanti, mani morbide, affusolate che non hanno l'odore del quotidiano lavoro, il sapore di quotidiana fatica, la pelle del modesto stipendio,
mani pronte a tradire,
mani pronte a carpire ogni fortuna,
mani decise a sopprimere il frutto
di noi mani modeste e pulite.
Non vogliamo essere sottomesse da tali mani,
noi mani oneste che ci innalziamo a saluto
di chi
altre mani hanno scaraventato lontano.tz