03 novembre 2019

IO VIVO



Io so che vivo
quando il bigio mi circonda
e tenta di sconfiggermi
presentandomi le lacrime
quale dolce impareggiabile
per il bene dell'anima mia
ecco,
trovo il dono di luce
nell'angolo del cuore,
nel groviglio della mente
e io canto,
canto la gioia della vita
senza fine
splendente nella mestizia del giorno
che celebra la morte.

06 ottobre 2019

FEDELTA'



Or che di Te
non mi nascondi nulla
di quel che io,
umana creatura,
possa capir e far mio
per camminar con Te
per mano,
colmo il giorno
di ogni Tua ricca benedizione
gusto il tramonto
a Te anelando,
prece sincera elevando
che sia io fedel
alla santa Tua parola
sì da viver,
lasciato il mondo,
l'ambito premio
della corona della vita

01 ottobre 2019

CIELO D'AUTUNNO

Il cielo d'autunno dipinge
dell'animo gli attimi d'incertezze,
corruga la fronte pensoso
combattendo in silenzio
la depressione tentatrice,
la subdola ansia,
vittorioso emerge
nel suo infinito
mentre il sole lo invade
donando di nuovo speranza
a che nell'afflizione giace inerme.
Rovisti nei tuoi pensieri,
trovi la certezza della tua esistenza,
la stendi come panno al sole
perché l'asciughi di ogni dolore,
risorgi nella gioia del saperti
vita  infinita.

CERTEZZA

Chi sei Tu
se non la mia certezza,
la mano che mi conduce
durante il giorno,
la voce che mi richiama,
la forza del perdono
che mi chiedi di elargire,
l'abbraccio della sera
che al riposo mi invita?
Certezza sono le Tue parole,
certezza è la Tua presenza,
certezza è il mio vivere
con Te!
Tutto al mio intorno
è correre, inseguire la verità
che al primo tocco
si frantumano fra le dita
mentre fronti madide di sudore
grondano delusioni,
occhi ciechi
e orecchie sorde
si incontrano e si scontrano
vendendo certezza
che li deruba di pace e serenità.
Certezza impagabile
Tu sei per me
che nel travaglio della vita
nutri di gioia ogni dolore
sì che il mio vivere avanzi
al riparo da ogni umana,
infida verità.
e


IL FIORE DELLA VITA

Ho strappato i petali
della vita,
stropicciati e gettati via,
dispersi
nel tumulto del mondo,
nei cortei di protesta
invocando diritti
per giorni migliori.
Ho sfogliato i petali della vita
cercando libero amore,
li ho incollati
sulle portiere della 500
premendo l'acceleratore
verso nuovi confini,
li ho stracciati
per dimenticare
delusioni e illusioni.
Tu li hai raccolti,
uno ad uno
ripuliti e rinnovati
hai voluto fossero
la mia nuova vita.
Con Te,
intenso profumo,
smagliante colore
ha il nuovo fiore
e ora io vivo!

23 settembre 2019

IDOLATRIA MODERNA



L'idolatria serpeggia vestita di nuovo, umile e mansueta indossa il ruolo della salvezza, ammaliante soggioga i giovani insinuando in loro la convinzione di essere gli unici difensori del pianeta, li investe del grado di giudici dei loro ascendenti scapestrati e distratti. Impera e ordina: amate il pianeta, ripulitelo, riconoscetelo come "madre terra". L'idolatria inebetisce, allontana da Dio. Chi ha creato il nostro pianeta? Chi dirige i venti, chi decide il montare delle onde, il tremare della terra, lo spuntare di un fiore, lo schiudersi di un uovo? Chi investiga il cuore dell'uomo, chi decide il numero dei suoi giorni e conosce il numero dei capelli sul suo capo?
Dov'è Dio, il Creatore di ogni cosa? Quale onore e lode Gli si rende? Chi può mutare il corso della storia se non Lui?
Il Signore dia grazia ad ognuno di noi, genitore o nonno di crescere i nostri ragazzi rispettando l'ambiente perchè dono di Dio, riconoscendo la Sua mano mentre ammirano il profilo dei monti da una vetta o rimuovono una bottiglia di plastica dalle acque di un lago. Tornino i nostri ragazzi, insieme con noi, a commuoversi riconoscendo la presenza insindacabile di Dio nella loro vita e intorno a loro, insieme impariamo ad attribuire ogni onore e a chiedere grazia all'Unico degno di adorazione!

21 settembre 2019

DERBY

“ Clinicamente nulla osta perchè il paziente non possa uscire in permesso”
Mi avvalgo del vantaggio di essere vecchia, potrei essere tua nonna, per continuare a parlarti in italiano e per sollecitarti ad imparare la mia lingua. Tuo padre credo mi fulminerebbe, se potesse. Anche con lui insisto a parlare la lingua della mia nazione, l'Italiano. Impietosamente.
Hai la stessa età di mio nipote. Di certo la vita, come si suol dire, anche con te non è stata particolarmente generosa.
Sembri più giovane della tua età, per aspetto e per comportamento. Totalmente dipendente da tuo padre che, per qualche a noi oscura ragione, non ti permette di imparare l'inglese, non vuole tu conosca l'italiano e continua a parlarti nella vostra lingua: l'arabo.
Nessuno può interporsi fra lui e te. Rifiutato anche l'intervento di un medico di madre lingua araba, non ti è concesso di conoscere direttamente e di porre domande che, è impossibile tu non abbia da soddisfare: sei in ospedale, in un paese straniero da mesi e stai male.
Non sei mai tu a chiederci un farmaco, lo chiede tuo papà. E' lui che decide come e quando dobbiamo somministrartelo, dice di essere medico.
Esci raramente dalla tua camera, solo per alcuni minuti puoi respirare l'aria “pura” della città, vederne le luci e sentirne i rumori condividendo spazi comuni e sempre sotto lo sguardo attento ( o invadente?) di tuo papà.
Non sappiamo nulla di te se non la tua terribile patologia.
Non possiamo nemmeno tentare di soddisfare un tuo desiderio, un capriccio; rimaniamo invece stupefatti dalle richieste a volte singolari di lui, tuo padre.
I rapporti si fanno tesi.
Fra noi medici e infermieri cerchiamo la condivisione di un comune comportamento per tutelare te e continuare il piano terapeutico assistenziale eludendo le intromissioni improprie di tuo padre.
Che avrai mai nel cuore, giovane uomo? La nostra differente cultura mi impedisce di leggere il tuo sguardo che incrocio per pochi attimi, di sfuggita, quasi rubandolo alle occhiatacce di lui, tuo padre.
Le occhiatacce le rendo, credo sia una sfida non gradita da parte di una donna da un uomo di cultura islamica, a tuo padre.
Approfitto della mia vecchiaia per farti una carezza, per rompere il silenzio:
“Allora sei milanista? Hai visto la partita, l'altro giorno?”. Ti rubo un sorriso, dopo che tuo padre ha doverosamente tradotto in arabo le mie parole.
Avevo notato la tua maglietta del Milan e le ciabatte rossonere.
Lo sport, il calcio apre uno spiraglio di dialogo anche con i medici.
Vuoi andare allo stadio, vuoi presenziare al derby Inter-Milan. Così comunica e chiede tuo padre.
Sapranno mai i tuoi idoli di avere uno spettatore tifoso tanto speciale sugli spalti?
Tornerai in ospedale probabilmente dopo la mezzanotte, alla faccia di ogni regolamento.
Per una volta siamo tutti d'accordo con tuo padre nel trasgredire le disposizioni nosocomiali.
Vinca il migliore. Che tu possa vincere la tua difficile battaglia e che tu possa prendere in mano le redini della tua vita, aggiungo io da nonna di cultura occidentale.
W il Milan, comunque vada.


18 settembre 2019

SIAMO TUTTI PROTAGONISTI DI UN PROGETTO

Nulla succede a caso, solo al popolo semplice e umile non si spiegano tutti gli stratagemmi e occulti accordi che sono alla base di apparenti, improvvise svolte soprattutto in ambito politico.
Un tempo, occorreva attendere per lunghi anni che ogni fervore si placasse e emergesse la razionalità, mai la completa verità, guida degli eventi che furono.
Oggi, mi pare, la voglia di supremazia, di averla sempre vinta con l'ultima parola supportate dalla velocità della comunicazione, portano alla luce quelle mezze frasi, asserzioni a denti stretti che non lasciano intuire la verità ma, ricordano a tutti un principio basilare: nulla succede per caso.
Checché se ne dica, ognuno di noi è coinvolto in progetti sconosciuti senza che se ne accorga.
Siamo davvero liberi?
Quante volte veniamo avvinti da "passioni" per un partito, per una squadra sportiva e siamo così convinti sostenitori da soffrire indicibilmente per una loro sconfitta?
Ciò che carpisce la nostra libertà, è il sentirci protagonisti di un progetto.
Tutto ha un fine, tutto è per un tempo.
Tutto è progetto dell'uomo e, essendo imperfetto l'uomo, ogni suo progetto lo è altrettanto. Le delusioni, le amarezze non mancano.
 Lo smarrimento, la confusione che attualmente viviamo, ci tolgono la libertà del vivere ogni giorno con la consapevolezza che siamo parte di un progetto eterno di cui possiamo essere protagonisti: il piano di Dio.
Progetto infallibile perchè divino, da vivere consapevoli della propria libertà e personale pace perchè doni di Dio.
 Non ci sono trame segrete né accordo alcuno, né mormorii o sgambetti.
 Le promesse di Dio e il piano che Dio ha per ciascuno di noi ci vogliono protagonisti consapevoli e liberi nella certezza che, ciò che ci accade non è mai un caso.
 Ogni momento della nostra vita è sotto il controllo di Dio, noi possiamo presentare le nostre cause a Lui e affidarGli le nostre battaglie.
 Condizione fondamentale: accettare Gesù nel nostro cuore, riconoscerlo nostro salvatore, Dio vivente pronto a risiedere in noi.
 Non ci sono tessere da pagare, non ci sono "inciuci da condividere"; dobbiamo solo dare spazio alla nostra voglia di libertà e verità.
Quel che ci succede attorno, le impegnative "passioni" che governano i nostri giorni offuscando la voglia di vivere e facendoci perdere di vista l'obiettività , assumono allora altra dimensione, quella loro consona: sono solo per un tempo e "lasciano il tempo che trovano".
Protagonisti di un progetto per scelta: progetto per un tempo con implicate sofferenze e malessere; progetto per l'eternità da vivere in pace con l'aiuto e il sostegno potenti di Dio.
Chi mettiamo a capo della nostra vita? Il politico di turno, lo sportivo più in voga o Gesù, l'Eterno Iddio che ci ha guadagnata la salvezza salendo al Golgota e sacrificando se stesso per noi?
Gesù propone il suo progetto: salvezza e vita eterna.
Cosa vogliamo farne, della nostra vita?
 Un percorso a termine costellato di fatiche, delusioni, amarezze sconfitte o un cammino verso una meta di gloria, non privo di ogni genere di difficoltà ma, tutte risolvibili dalla mano potente di Dio sempre pronto ad aiutarci?
Siamo tutti protagonisti di un progetto: a noi la libertà di scegliere quale percorso compiere.
Che il Signore ci illumini!



25 agosto 2019

CHI NO SE INDEGNA, EL FA LA TEGNA ( chi non si arrangia da sè, fa la muffa)

"Mamma, hai messo il vestito al contrario!".
"Chi, mi? Ti sè che no ghe ved ben" ( "chi, io? Sai che non vedo bene").
"Mamma, fatti aiutare!"

Ti lamenti anche con l'amica che ti telefona: " è vero che mia mamma è testarda ma, santo cielo, un occhio potrebbero darglielo, no? L'altro giorno era anche senza calze e lei dovrebbe portare quelle elastiche..."

La lasci mangiare la torta in pace.

"Ghelo 'na spila, in giro?"  ("c'è una spilla, i giro?")
"A cosa ti serve la spilla, mamma?".
"La
pontaria sul vestì, par capir el davanti e el de drio". ( "la punterei sul vestito , epr distinguere il davanti dal dietro").

Cerchi la spilla, una leggera facilmente appllicabile al sottile tessuto dell'abito estivo; tua madre pare soddisfatta.
Tu non avresti trovato soluzione migliore.
E poi le chiamano "vecchie" !

17 agosto 2019

MIO GUERRIERO

Sguaina la spada
e scendi in campo,
oh mio Guerriero,
poiché a Te
ho presentato la mia causa
e in Te confido!
La Tua giustizia sia
a mia indelebile difesa,
Tu solo sai
l'astuzia del mio nemico,
Tu solo sai
quanto impervio sia il monte
contro di me elevato,
altri non ho
con cui parlare schietto
del mio timor,
del mio sentirmi il nulla
e in Te,
prode mio scudiero
cerco rifugio
messo a nudo
tutto il mio tormento.
scendi in campo,
scendi in campo amico mio fedele!
Già la tua vita mettesti in gioco
per guadagnar la vita mia
ed ora in Te vittoria nuova
di certo imploro!
Odo il cigolar del carro
su cui corri in mio soccorso,
gioisco una volta ancora,
canto vittoria
fra le tue braccia accolta!

30 luglio 2019

SABATO PERENNE

Sia ogni mio giorno,
Amico Gesù,
libero da ogni cargo
all'anima mia,
deposto ogni peso
ai piedi Tuoi
rivestita della pace genuina
io viva
del canto alla gloria Tua!
Sia ogni mio giorno,
Signore,
sabato perenne di lode
a Te
nell'intima comunione
del vivere ogni tempo
a me concesso,
si apra a me la via
dello starti accanto,
sia sabato perenne
nella consolazione
dello Spirito Santo
il mio canto a Te
 di aiuto e di vittoria
poiché Tu,
mio Dio,
gioisci nell'avermi a Te chiamata!
Sabato perenne
io voglio
sia per Te il mio cammino.

QUELLE DOMENICHE D'ESTATE


Quelle domeniche d'estate
pesanti di melanconia soffocata
dalla fronte madida di sudore,
schiacciate da rimpianti
di altre estati trascorse e finite
che ti lasciano senza forza,
stordita da musica a tutto volume
a sopperire il naturale frastuono
cittadino,
anche lui in vacanza, oggi,
trafitte da pensieri che cercano rifugio
all'ombra di  una mente oscurata
che vaga nel mare in tempesta
della giustizia per tutti,
sgomente per premi
che svolazzano qua e là
sospinti dall'impetuosa corrente
della ragione a qualunque costo,
domeniche d'estate attese sospirando,
agognate e programmate
così attentamente che,
ora,
ancora più deludenti appaiono
nella realtà non immaginata.
Sfugge il controllo della felicità
esasperata,
rimedio unico rimane
il tuffo nell'acqua salata
a smacchiare ogni attesa.

IL DECLINO

Si contendono il declino
sciolte chiome canute
costrette ad essere fune
di salvataggio per la speranza
di nuova gloria
per la tua Patria alla fonda,
tu che per lei sognavi
vittoria di pace,
un popolo unito
orgoglioso del proprio lavoro.
Liane sfilacciate ondeggiano
sul mare in tumulto
di guerra,
debole soccorso offrono
a imposte illusioni
col tempo, già si sa,
cocenti, terrificanti illusioni.
Si compiono così gli anni più belli,
adorni di antica sapienza
tu stesso auspichi abbiano
rapido il compimento,
avvio al pietoso declino
in cui sciogli il tuo pianto
per la Patria
a cui non sai dedicare più un canto.

IPOCRISIA E LEALTA'

E oggi cosa fai,
Italia,
piangi per la momentanea commozione,
spii per curiosità dalla tv,
commenti col viso mesto
mentre il tuo pensiero corre
alle tue vacanze
e leggi le diverse verità?
Per chi fai il tifo,
solo di polemico tifo sei capace,
Italia,
mentre c'è chi piange
silenziosamente
ancora imbibita
del profumo delle nozze
nella certezza della promessa
di amore eterno?
Eterno sì,
oh Dio,
ma non così breve qui
e tanto eterno in cielo!
Anche tu,
Italia,
sai dire in onestà
il tuo pianto
per il giuramento a te innalzato,
a te,
Italia,
che a lui chiedesti
la tua difesa, la tua salvezza?
Cosa fai, cosa fai,
Italia,
oggi?
Oh non dirlo,
non proclamarlo
prima che la curiosità svanisca,
la polemica si spenga,
il finto dolore ceda il passo
all'indifferenza!
Solo quell'abito da sposa
deposto per un tempo
ora vive per sempre.
Cosa fai,
Italia?

15 luglio 2019

23 giugno 2019

COM' E' IL TUO GIORNO?



Guardo in faccia il giorno,
sorrido al mio
che mi cela fra i raggi del sole
e le nuvole in agguato
quel che sarà del tempo 
a me riservato.
Nulla temo, 
di ogni malvagio pensiero
respingo l'assalto
poichè in Te,
Padre,
ogni attimo ho affidato.
Nulla Ti nascondo,
nulla Ti è celato,
in Te ho posto fede
e Tu mirabilmente
di ogni cura mi fai dono
amandomi così qual sono.
Certezze vivo
nella proclamata speranza
godendo appieno 
ogni Tua generosa abbondanza.

15 giugno 2019

14/06/1994 - 14/06/2019 : 25mo al San Raffa

Mi prostro a Te
che del mio lavoro ne fai il Tuo campo,
adoro Te
che del mio agire ne fai Servizio,
onore e lode rendo a Te,
mio Dio,
misericordioso Padre
in mio aiuto sempre accorso
per riparar errori,
cancellar peccati.
A Te il mio cuore sempre arrendo
sì che sia la Tua voce
guida al mio annunciar
per chi il giorno si spenge ultimo
e il suo alito a te salga,
anima salva!
Onorata sempre
 gloria elevo a Te
da che mi chiamasti,
l'incarico mi affidasti,
per me sconfiggendo
dell'avversario ogni spavento.
Ti amo,
Padre mio,
certa che
ogni  forza da te mi provenga
nella vetusta aetate a Te mi affido
affinché ogni zolla del Tuo campo
io possa seminar
secondo il Tuo prezioso piano.



13 giugno 2019

MILLE VOCI



Mille voci si affollano
e si rincorrono
nel cielo dei miei pensieri
senza sosta
fra le nuvole turbate dal buio,
fra gli spiragli di luce
che annunciano un giorno nuovo
ed io, mio Dio,
frugo nel tumulto
del disordinato vociferare
e scelgo il Tuo dire
netto e certo,
unico rifugio,
guida infallibile
di ogni mio passo.
Corro verso il giorno
Felice.


L'ATTESA


Ti aspetto
tendendo l'orecchio
perché non mi sfugga neppure una nota
dello squillo di tromba
che Ti annuncerà,
Ti aspetto
pregando e cantando
felice nella Tua libertà,
Ti aspetto
sperando in un poco di tempo,
ancora,
che alla mia casa salvezza porterà.
Ti aspetto,
oggi,
sguardo rivolto a quel cielo
ove le nuvole ignare
si vestono e svestono
di regalità
lasciandomi qui
ad immaginare l'eternità.

06 giugno 2019

AAA CERCASI IL DR.RENZI

LEGGENDO IL DR. RENZI...
È vero: talvolta vale la pena di leggere anche quel libro per il quale non nutri interesse. Succede di dover ammettere la piacevole scorrevolezza della narrazione, l'argomentare con arguzia di tematiche alle quali hai sempre dato l'interpetrazione "di parte", raramente di dover rileggere un periodo per una tonalità assordante. Succede anche di saltare sulla sedia. Sì, salti sulla sedia e leggi e rileggi quella facciata di una pagina apparentemente simile alle altre da cui non ti aspetti una grossolana, bugiarda interpretazione di un tragico evento di cui sei partecipe, anche se indirettamente. Prima ancora di valutare politicamente quel passaggio, l'autore di quelle affermazioni, ricomposto il tuo dolore cerchi il "perché " di tanta gratuita e ingiustificata cattiveria. Dr. RENZI: come uomo, come padre, come può vantarsi, anche in tv, di essere politico migliore di altri facendosi scudo del dramma di due giovani donne barbaramente uccise? Come può pubblicare e, prima ancora, mettere per iscritto falsità da dare in pasto ai lettori i quali, qualora si fidino di lei, andranno a riportare l'orrore della sua infamia? Come può un uomo presentarsi come politico meritevole di fiducia e onore se disprezza il dolore, il dramma di una famiglia già profondamente provata da una tragedia? Dr. Renzi: un padre, il papà di Jessica Faoro la sta cercando per ricevere da lei almeno le pubbliche scuse per aver infangato la memoria della sua bambina; Lei, come padre e non come politico, ha il coraggio di riconoscere pubblicamente il suo errore?
È vero: gli avversari non si vincono ignorandoli ma, conoscendoli, leggendo i loro scritti poiché nella foga dell'apparire finiscono col mostrare il loro vero essere.

02 giugno 2019

2 GIUGNO

Amata mia Patria,
ordunque strappata la giacca
ti aggiri in Europa
cercando di nuovo vestita
l'antica tua fama!
Forse che triste reclini il capo,
mostrando il profilo
rigato da un tacito pianto!?!
Dimmi di no,
che armi non cedi al subdolo amico
lasciandogli il campo,
di nuovo,
per struggere l'alma di chi,
lassù dal cielo,
osserva lo sfascio
del sacrificio dei suoi teneri anni
immolati per te,
Italia,
sino alla morte onorata!

18 maggio 2019

SICUREZZE IN CITTA'

Cerchi di lasciare alle spalle un pesante pomeriggio di lavoro, nascondi in una chiacchierata con la collega accompagnata a casa tensioni e riflessioni che, di nuovo, ti assalgono ripassando comportamenti e scelte con cui hai influito sulla vita del tuo paziente. Cammini a passo lento, risalendo la rampa dopo aver lasciato in garage la "carolina", la tua macchina, occhi e sguardo incollati all'asfalto mentre i pensieri volano liberi nel cervello stanco e provato. Non ti sorprendi più di tanto al vederti davanti una donna con una bimba per mano. Ascolti distrattamente la donna matura impegnata in un lungo monologo in italiano stentato con cui cerca di rassicurarti, un'occhiata ti è bastata per supporre etnia e tradizioni; rispondi educatamente, fermandoti ad una certa distanza. É un "No, mi spiace" deciso e spontaneo la risposta che ti guadagna lo sbeffeggiamento della bimba. Non hai alcuna voglia di fare la spesa per loro nel negozio a una manciata di passi da voi, aperto a tutte le ore. Rimani sola nella tua posizione, esattamente dove ti sei fermata per mantenere la debita distanza da loro. Devi uscire da lì per arrivare a casa, sbirci la strada da percorrere e improvvisamente ti rendi conto di non sentirti sicura. Chiami tuo marito, gli spieghi i tuoi timori, ritorni su i tuoi passi e decidi di chiedere aiuto. Ti fai accompagnare a casa. Al sicuro in macchina, alla cui guida vi è il conoscente che ha risposto alla tua richiesta di aiuto, passi davanti al negozio ove avresti dovuto fare la spesa per quella donna con la bambina: loro sono ancora là, insieme ad un'altra donna. Probabilmente anche loro ti vedono. Arrivi a casa sana e salva; tuo marito ti aspetta, dal balcone vedete le donne allontanarsi veloci, dirette a una via più frequentata. Allontani ogni perplessità e torni a pensare al tuo paziente, non sai se domani lo rivedrai.

25 aprile 2019

LA NINA NANA DE LA PIOVA

la canta la piova sul cuert,
quatro gambe le se incrosa tel let,
do basi, 'na ciacola,
oltarse e reoltarse
intant che fora
la canta,
la piova,
'na nina nana d'amor.

CARTOLINA

ritrovi il sapore di antiche, pasquali cartoline di cui non ti colpivano anonimi pulcini ma, ti restava nel cuore la prosperità della terra e la semplicità della casa antica, testimone consapevole di generazioni rispettose della terra per loro fruttuosa. Del letame ancor oggi odori il profumo, non il puzzo.

STELLE

Le stelle non sono solo in cielo: talvolta ci sono a fianco, talvolta le calpestiamo mentre rincorriamo il sogno di vederle cadenti...la nostra distrazione è la nostra condanna

SOFFIONI



Forse si guardano attorno per scoprire chi su di loro soffierà la fine della loro bellezza, forse sono orgogliosi di essere fra coloro i quali meglio esprimono la fragilità della vita, forse attendono in pace il giusto soffio o forse lo temono..
In ogni caso, anche loro non sanno il "quando sarà".

20 aprile 2019

VIA CRUCIS

Cos'è la Via crucis se non il percorso che io, tu facciamo compiere a Gesù a causa dei miei, tuoi peccati? Io sono responsabile, tu sei responsabile della Sua sofferenza. Tu ed io possiamo cambiare il nostro cammino e trasformare la suprema sofferenza nella mia, tua salvezza, a gloria di Dio. Io lo voglio, tu lo vuoi? Vivi la tua Pasqua!

20 marzo 2019

PAPA'



Ti ricordo ma, non ti piango
sapendoti nella gloria di Dio,
nemmeno ti prego
sapendoti impegnato a cantar le lodi
al nostro Salvatore
ma,
mai smetterò di ringraziare il nostro Padre celeste
per avermi dato te come padre terreno
che non hai mai smesso di amarmi,
al nostro Creatore di affidarmi,
mentre vivo nell'attesa
e nella speranza
di raggiungerti alla mensa santa.

14 marzo 2019

CONFITEOR



Quanto importante sei Tu
per me
quando mi infervoro nelle umane contese
disputando animatamente,
quanto importante sei Tu
per me
quando soggiaccio al comune pensiero
condividendo il politico intento,
quanto importante sei Tu
per me
quando commiserazione verso
su di me
che fallita giudico
secondo parametro consueto
fra creature al successo miranti?
Eppur promessa rinnovo quotidiana
Di dedicar a Te soltanto
Ogni mio pensiero,
ogni gesto mio
non per la mia gloria vana
ma, per ogni Tua creatura
 in tribolazione abbandonata!
Oh,  Padre mio,
oggi ancora asciugherai  il mio pianto,
or che vedo il tradimento messo in atto
verso Te
che affermo di amare tanto?
Quanto importante sei Tu
per me,
mi chiedo
e il capo alzar a Te non oso
mentre in me stessa rinchiusa
rivango di ogni mio comportamento
il terribile frutto dell’allontanamento!
Quanto importante sei Tu
per me
che da ogni peccato mi trai fuori,
mi difendi dagli amici malfattori,
mi sottrai ai loro piani
e su di me non permetti
si adagino le loro mani!?!
Amaramente ammetto
che il proclamar ad alta voce                         
non sempre con l’agir combacia!


09 marzo 2019

RISVEGLI D'AMORE

T'aspetto, amore,
riscaldandomi al tepore del sole,
forse che tu non avverti
della primavera i primi passi incerti?
Guardami, amore,
in tutta la mia bellezza mi espongo
mentre di sottecchi osservo
del tuo arrivo l'annuncio
dal cerchio tondo,
forse che non ti piaccio
mentre placida all'asciutto
 mi giacio?
Ti aspetto, amore,
già vivendo il brivido
del tuo ardore,
nuota, nuota
verso di me!

CONTINUERANNO I RIMPIANTI !?!

Ho camminato in solitudine
per rimpiangere una donna,
ho bisbigliato da sola
la mia preghiera a Te,
mio Dio,
nostro Padre Celeste
sperando che
nel Tuo regno sia
finalmente libera e gioiosa,
donna felice
come Tu vorresti
fossimo tutte noi
ancora quaggiù,
splendide Tue creature.
Ho sentito il Tuo dolore
nel vedere il disprezzo
con cui l'uomo ci tratta,
anche lui Tua creatura
ma sprezzante la Tua voce,
il Tuo insegnamento,
un brivido mi ha colta
nel tepore di un giorno di sole
che ancora una di noi
più non vedrà.

08 marzo 2019

IRRINUNCIABILE AMORE


Irrinunciabile amore
io son per Te,
quando nella gioia
accanto a Te saltello
come bimba col proprio padre
da cui ha ricevuto un dono
ma, 
ancor di più Tu m'ami
allor che io da Te
distolgo il mio pensiero
da altro inebetita
per un giorno,
per un tempo cercando
dell'umana gloria
il riconoscimento.
Posso io,
rinsavita,
immaginar la Tua profonda sofferenza
ĺà in un angolo del cuore
ricacciato
da chi sulla croce 
Tu hai già salvata,
con infinito amor
all'eterna vita indirizzata
e nel Tuo paziente, cocciuto richiamo
ritrovo il vero senso 
del mio semplice,
prezioso per Te
viver quotidiano.
Gusto il Tuo amor 
nel Tuo sguardo su me
irremovibile,
nel Tuo dialogar con me
continuo
nel Tuo soccorso attento,
nel silenzioso Tuo
mirabile intervento.
Voglio crescer in Te,
oh Dio,
oh Padre mio,
non più bimba 
ma donna fatta
consapevole
di essere perfettamente amata,
figliola al Padre suo 
sempre grata
per non esser mai rigettata 
ma,
prontamente sempre aiutata. 
Irrinunciabile amore 
Tu sei per me.