26 giugno 2012

Con Te

" Con Te


mai vivrò al buio,

sempre emergerò

da nuvole minacciose,

splendente della Tua luce

ogni giorno da Te donatomi

spiccherà

nell'immensità del Tuo creato."

tz

" punto croce




saltello

fra punti di domanda senza risposta,

punti esclamativi senza stupore,

torno al punto

e vado a capo

cercando quei due punti

che rammendino l'ultima virgola,

in lacrime abbandonata

dal punto presuntuoso.

ci gioco con tutti

disegnando parole,sorrisi,rimpianti

a riempire i loro vuoti

e saranno virgole e punti

a donare loro

il senso d'esistere

,lo stupore del lettore,

la domanda del curioso. "

Caronte


mi traghetterai

là dove nemmeno io

saprei decidere,

attesa soddisfatta la tua

di un'anima in pena,

traballante

sull'onde incalzanti dell'indecisioni.

Approderò a lidi sconosciuti,

mi lascerai là,

al mio destino,

soddisfatta la tua voglia

di perigliosa attraversata

di un'anima smarrita.

tz

" tempo inesperto




mi lascerò il passato davanti a me

ad illuminarmi il futuro,

abbandono il presente al passato

per godermi l'eternità che m'attende.

... cercherò nella sfera di cristallo la verità della storia,

prevederò l'accaduto

per venderlo al sogno

che nella realtà trasformerà

l'illusione del tempo."





la notte racconta al giorno ciò che ha nascosto,


il giorno mette in luce ciò che la notte ha visto.

l'uomo nasconde ogni suo pensiero oscuro,

lo sguardo lo tradisce e ne svela ogni sfumatura.

Tu per tutta notte hai contato le ricchezze accu...mulate,

al sorgere del sole sveli l'elenco di chi metterai al lastrico.

Guardo il cielo che s'apre al nuovo giorno,

si rinnova in me la ricchezza della Tua presenza,

mio Signore,

che m'hai dato sereno riposo,

nuove forze per il mio lavoro.

Grandi sono le tue benedizioni,

d'oro il Tuo libro mastro

da cui nessun uomo mi potrà depennare!

tz

" Come porcellana


finemente dipinta,

magistralmente decorata

sei tu , creatura umana,

che ti aggiri fra mille vasi preziosi,

antiche tazze

di culture ancestrali testimoni

fragili e coriacee

della precarietà

e dell'eternità.

Chi ti può ferire

se non chi ti prende per mano,

se non chi ti scheggia

nel coglierti maldestramente,

se non chi ti spezza

sfregiando

la tua inimitabile bellezza

per invidia,

per gelosia,

per ignoranza?

Coccio sparpagliato,

scomposto,

violato

da chi è simile a te,

porcellana sfornata

dalla stessa mano,

troverai collante

capace di ricomporti

se altre porcellane a te si affiancheranno.

resteranno i solchi d'antiche,

immeritate sofferenze ma,

fra le mani di chi

ti guarisce

sarai felice superstite

consolatrice di martiri quotidiani."

tz





10 giugno 2012

a proposito di "Distratte Creature Divine"

Ho letto le tue poesie e le ho trovate di un'intensità estrema, di una tensione umana così forte che ho dovuto centellinarmele; vanno dritte al cuore e all'intelletto con quella tua maniera precisa e fonda di scavare, di rivelare e rilevare, di mettere a nudo, di ricomporre gli elementi veritieri di realtà umane: una magistrale lezione etica, un messaggio di grande ricchezza spirituale. Sono rimasto veramente ammirato; ci vorrebbero pagine intere per rendere giustizia all'alto registro della tua poesia, altro che queste quattro "stroppolette" che mi sono uscite. Ma volevo, comunque, che ti pervenissero.

 Grazie ed affettuosissimi saluti.



Luciano