Ciò che mi stupisce ogni anno, in questo periodo, è la frenesia con cui la gente si prepara ai festeggiamenti, spesso borbottando di non poterne più del periodo natalizio, di non attendere altro che le feste si concludano velocemente. Mi pare assurdo: ci si da un gran da fare per organizzare pranzi e cene pantagrueliche, si perde la ragione concentrandosi sugli acquisti di regali personalizzati e il tutto lo si fa con tanta sofferenza!?! Non sono le feste momenti di gioia particolare?
Eppure anche poche ore fa, leggendo fra i post di facebook, trovo chi scrive di apprestarsi al 25 dicembre già assaporando solitudine, malinconia.
Il Natale fa paura?
La potenza dell'opera di Dio è davvero sempre viva ed attuale, così profondamente insita nell'uomo da metterlo continuamente di fronte alla scelta fondamentale dell'esistenza: credere in Gesù o non credere in Gesù.
Chi si lascia prendere dalla paura di accettare Gesù, la Verità, accetta il compromesso di festeggiare secondo tradizione la nascita di un bambinello di cui si racconta la venuta per il bene di una anonima umanità, su cui costruire favole di regali portati a grandi e piccini, pronto a ricomparire in una mangiatoia ogni anno. Si organizza una festa a propria immagine e alla propria portata economica e tutto si risolve in una giornata pesantissima da vivere a stomaco gonfio con amici e parenti o in solitudine, di fronte ad una normale porzione di comuni alimenti. Di Gesù, il festeggiato, nessuna traccia.
Non appartengono a Gesù l'amarezza, la solitudine, la malinconia. Gesù stesso disse: "Io son venuto perchè abbian vita, vita ad esuberanza" e " Io vi do la mia pace" ( vangelo di s. Giovanni).
Hai paura di Gesù?
Forse hai sentito raccontare dei suoi insegnamenti, di comportamenti richiesti da Gesù che tu non condividi, anzi contesti perchè sei una persona al passo coi tempi, dalle larghe vedute, perciò al Suo invito di farlo accedere al tuo cuore preferisci rispondergli "no, grazie", infastidito almeno quanto ti infastidiscono le proposte commerciali telefoniche.
Se affermi di avere Gesù nel tuo cuore, non puoi, se davvero ti è indispensabile festeggiare il Natale, non sopportare la festa, essere malinconica o sentirti solo. Esprimi invece tutta la tua gioia avendo con te il Re dei Re, il Signore dei Signori che non lascia nessuno solo, triste e malinconico.
Se il Natale ti fa paura, chiedi aiuto a Gesù e scopri il Natale dedicato a te, ovvero la nascita di Gesù nel tuo cuore.
23 dicembre 2016
20 dicembre 2016
06 dicembre 2016
QUEL SOTTILE FILO POSSENTE
La realtà di
essere Figlioli di Dio, la si vive giorno per giorno, momento dopo momento-.
Quando la presenza di Dio è radicata in noi, non vi è attimo della nostra
vita che non sia rivolta a Lui. Come nel rapporto fra figli e genitori non è
necessario porre continuamente mente alla certezza della loro presenza, del
loro costante aiuto e, senza quasi accorgersene si ragiona dei fatti della vita
secondo i loro insegnamenti ormai diventati nostri, così è il rapporto
spirituale con il nostro Padre Celeste.
Io vivo in costante dialogo con il mio Signore, pur nella fragilità di
creatura soggetta all’errore, a volte quasi senza rendermene conto non per
distrazione ma, per la certezza della continua, attenta Sua presenza così
impregnante il mio essere da non farne mai a meno. Quando la voce del Padre
celeste si fa più forte in me, per riprendermi o per darmi un insegnamento
particolare indispensabile in quel preciso momento, mi rendo conto di come il
Suo parlare non sia occasionale ma il sia il continuum di un sottile filo
possente che ci rende inseparabili. Ogni volta il Signore mi sorprende e ogni
volta non posso che ringraziare il dono dello Spirito Santo, il Consolatore
promesso da Gesù, il quale mi guida con la Sua voce inconfondibile nello
scegliere e nel decidere, nel metter in pratica il discernimento per
riconoscere la volontà di Dio. Non c’è parola del Signore che non abbia
significato, la Sua parola è attuale e perfetta in ogni epoca. Il Signore ai
suoi figlioli mostra ciò che chi non crede in Lui non può vedere: a noi è dato
di conoscere i nostri nemici, di capire e soffrire per le scelte sbagliate di
chi ci è accanto, ci mette nel cuore la persona che ha bisogno di aiuto, di
preghiere. Il Signore non obbliga, non costringe. La Sua magnificenza è tale,
il Suo amore è così reale che è impossibile, avendolo conosciuto, non
condividere i Suoi insegnamenti. Non vi è Amor migliore di cui essere
innamorati!
Il Signore
mi dia grazia di non lasciarlo mai.
01 dicembre 2016
PITTOR SUPREMO
Tu che tingi il cielo,
mai avresti potuto far
vinto dal peccato
nel suo intimo stravolge il Tuo pensiero e,
mentre rinnova meraviglia nel gustar l'imprevedibile tuo estro
nel pennellar la celeste volta,
bestemmia Te
nelle tue creature
denigrando l'incarnato ad ognuna donato.
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