Notte tenera e silenziosa
raccogli i sospiri
di chi fra le mani nasconde
una preghiera
nella temuta attesa
che viver non si vuole,
orecchio teso
a percepire ogni respiro
si mette a tacere il cuore
serrando le labbra
ad ogni suo battito.
Non sia la mia mano,
sii generosa notte
a chiuder gli occhi alla giovane vita!
26 febbraio 2017
23 febbraio 2017
IL COMPLEANNO DI CHI PIU' NON E'
Ai giorni nostri, si direbbe si sia più disponibili ad amare chi è già deceduto piuttosto che chi è vivente e al nostro fianco. Ne sono testimonianza gli innumerevoli auguri pubblicati su i social network ogni giorno, indipendentemente da cultura e nazionalità dello scrivente. Pare quasi un voler esorcizzare la morte nel dubbio della sorte del proprio caro defunto; "Ovunque tu sia" specificava una persona a completare l'augurio arricchito da una allegra immagine di fiori e palloncini.
E tutti i lettori, amici virtuali, pronti a cliccare il "mi piace". Cosa, piace? Il grottesco augurio? Il dubbio di non sapere se il messaggio possa essere letto o ricevuto o recapitato?
La confusione in merito al "al di là" regna sovrana: lo si nega e nello stesso tempo lo si crea a proprio piacimento, immagine riflessa della vita terrena quotidiana, incuranti dell'insegnamento cristiano di cui la maggioranza degli autori degli auguri affermano di essere seguaci.
I nostri cari defunti non festeggiano alcun compleanno e vivono l'eternità secondo la loro personale, consapevole decisione maturata e vissuta nei loro giorni terreni: con Cristo o lontani da Cristo.
Ogni augurio è solo tempo perso.
E tutti i lettori, amici virtuali, pronti a cliccare il "mi piace". Cosa, piace? Il grottesco augurio? Il dubbio di non sapere se il messaggio possa essere letto o ricevuto o recapitato?
La confusione in merito al "al di là" regna sovrana: lo si nega e nello stesso tempo lo si crea a proprio piacimento, immagine riflessa della vita terrena quotidiana, incuranti dell'insegnamento cristiano di cui la maggioranza degli autori degli auguri affermano di essere seguaci.
I nostri cari defunti non festeggiano alcun compleanno e vivono l'eternità secondo la loro personale, consapevole decisione maturata e vissuta nei loro giorni terreni: con Cristo o lontani da Cristo.
Ogni augurio è solo tempo perso.
16 febbraio 2017
06 febbraio 2017
"E POI IL SIGNORE NON PUO' LASCIARCI COSI' !"
In piedi, in un nudo corridoio d'ospedale, tua figlia ventunenne al di là della porta, immobile nel suo letto ospedaliero, ti sfoghi con le infermiere. Enumeri tutte le azioni intraprese nel tentativo di salvare la vita a tua figlia, incentivi la speranza di un miglioramento clinico, in realtà impossibile, esprimendo ferma convinzione in quel protocollo terapeutico di cui i medici ti hanno già comunicato l'esito negativo; le infermiere ti ascoltano, in silenzio. Tu non lo sai ma, da giorni ed in particolare quella mattina, fra chi terminava il turno notturno e chi cominciava quello del mattino, era stata quanto mai sofferta e partecipata la discussione in merito alla vicenda della "tua bambina",
Concludi il tuo discorso improvvisamente con una invocazione, quasi una sfida: "E poi il Signore non può lasciarci così!". Il capo chino di una infermiera si alza, nella onesta espressione di dolore condiviso e le sue labbra non taciono "il Signore risponde, certo, ma non sempre le Sue risposte sono quelle che noi vogliamo."
Per un momento appari sorpresa, subito ti riprendi citando il proverbio "l'uomo propone e Dio dispone" e vai a raggiungere tua figlia.
Mamma, avrai mai parlato tu alla tua bambina di quel Signore che ora tu vorresti vicino, pronto a risponderti, a rispondervi?
Concludi il tuo discorso improvvisamente con una invocazione, quasi una sfida: "E poi il Signore non può lasciarci così!". Il capo chino di una infermiera si alza, nella onesta espressione di dolore condiviso e le sue labbra non taciono "il Signore risponde, certo, ma non sempre le Sue risposte sono quelle che noi vogliamo."
Per un momento appari sorpresa, subito ti riprendi citando il proverbio "l'uomo propone e Dio dispone" e vai a raggiungere tua figlia.
Mamma, avrai mai parlato tu alla tua bambina di quel Signore che ora tu vorresti vicino, pronto a risponderti, a rispondervi?
04 febbraio 2017
LACRIME
Bramo veder sulle gote
tue
sgorgare lacrime
non di gioia,
non di mestizia
bensì di arresa.
Già le gusto in sogno,
già le vedo
raccolta in prece
vocando grazia
al nostro Signore Iddio
chè la tua salvezza compia.
La morte non avrà vittoria,
amore perfettamente eterno
si compia il nostro
al cospetto del nostro Salvatore,
abito dismesso di terren dolore
disciolto nel pianto tuo
di pentimento,
resa grazia a Dio.
sgorgare lacrime
non di gioia,
non di mestizia
bensì di arresa.
Già le gusto in sogno,
già le vedo
raccolta in prece
vocando grazia
al nostro Signore Iddio
chè la tua salvezza compia.
La morte non avrà vittoria,
amore perfettamente eterno
si compia il nostro
al cospetto del nostro Salvatore,
abito dismesso di terren dolore
disciolto nel pianto tuo
di pentimento,
resa grazia a Dio.
VITA
Vorresti fosse sabbia,
invece è la tua vita
che ti scivola fra le dita
umida della inesorabile risacca
pronta, inattesa
a modellare i tuoi sogni,
le tue speranze
nei ricordi
di cui si nutriranno
chi lasci a piangere
la tua giovinezza derubata
del tempo futuro.
invece è la tua vita
che ti scivola fra le dita
umida della inesorabile risacca
pronta, inattesa
a modellare i tuoi sogni,
le tue speranze
nei ricordi
di cui si nutriranno
chi lasci a piangere
la tua giovinezza derubata
del tempo futuro.
01 febbraio 2017
SIPARIO
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