06 febbraio 2017

"E POI IL SIGNORE NON PUO' LASCIARCI COSI' !"

In piedi, in un nudo corridoio d'ospedale, tua figlia ventunenne al di là della porta, immobile nel suo letto ospedaliero, ti sfoghi con le infermiere. Enumeri tutte le azioni intraprese nel tentativo di salvare la vita a tua figlia, incentivi la speranza di un miglioramento clinico, in realtà impossibile, esprimendo ferma convinzione in quel protocollo terapeutico di cui i medici ti hanno già comunicato l'esito negativo; le infermiere ti ascoltano, in silenzio. Tu non lo sai ma, da giorni ed in particolare quella mattina, fra chi terminava il turno notturno e chi cominciava quello del mattino, era stata quanto mai sofferta e partecipata la discussione in merito alla vicenda della "tua bambina",
Concludi il tuo discorso improvvisamente con una invocazione, quasi una sfida: "E poi il Signore non può lasciarci così!". Il capo chino di una infermiera si alza, nella onesta espressione di dolore condiviso e le sue labbra non taciono "il Signore risponde, certo, ma non sempre le Sue risposte sono quelle che noi vogliamo."
Per un momento appari sorpresa, subito ti riprendi citando il proverbio "l'uomo propone e Dio dispone" e vai a raggiungere tua figlia.
Mamma, avrai mai parlato tu alla tua bambina di quel Signore che ora tu vorresti vicino, pronto a risponderti, a rispondervi?


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