29 gennaio 2012
PENSIERINVERSI A FORNO DI ZOLDO
21 gennaio 2012
VEDOVE BIANCHE
VEDOVE BIANCHE
Bimbi attaccati alla sottana
imploranti pane ed affetto,
focolare raggelato
di ciocchi mancante,
tenda scostata
a spiraglio di luce,
attesa mai consumata
dell’amato viso
ad ombreggiare
il luminoso spazio
segno di speranza,
intima,certa illusione.
Giovani uomini
col cuore indurito
da inutile,infranta promessa,
viso sbiadito
d’un padre sperduto
riposto là dove
nessuno può indagare
sentimenti e ricordi.
Fili d’argento
La chioma materna,
tenda consunta
riparo
d’ogni riverbero,
spenta ogni speranza.
Viso rimosso
d’un amato marito
a Dio affidato.
Splende il sole
Per i tuoi giovani figli,
scende la sera
per te donna fedele
ancora in spasmodica attesa.
tz
Bimbi attaccati alla sottana
imploranti pane ed affetto,
focolare raggelato
di ciocchi mancante,
tenda scostata
a spiraglio di luce,
attesa mai consumata
dell’amato viso
ad ombreggiare
il luminoso spazio
segno di speranza,
intima,certa illusione.
Giovani uomini
col cuore indurito
da inutile,infranta promessa,
viso sbiadito
d’un padre sperduto
riposto là dove
nessuno può indagare
sentimenti e ricordi.
Fili d’argento
La chioma materna,
tenda consunta
riparo
d’ogni riverbero,
spenta ogni speranza.
Viso rimosso
d’un amato marito
a Dio affidato.
Splende il sole
Per i tuoi giovani figli,
scende la sera
per te donna fedele
ancora in spasmodica attesa.
tz
16 gennaio 2012
CHIRURGO PLASTICO
CHIRURGO PLASTICO
Non lo dici,
eppure con uno sguardo
hai già calcolato
da esperto
i ritocchi
che, suadente,
fra poco suggerirai:
saranno forbiti monologhi,
i tuoi,
a stordire semplici concetti
vestiti d'antico rigore;
scaltri,sottili suggerimenti
sfavillanti d'eloquio in vigore
a tentare e sedurre
vocabolario modesto
d'un pensiero a te controverso.
Lingua biforcuta
a bisturi d'oscuri misteri
s'atteggia incisore ,
sacerdote sacrificante
quell'idea a te contrastante.
Prometti rimedi di successi forieri
limando l'idea,
mutando il concetto
sino ad avere una frase
d'effetto immediato
che lasci il debole uomo
profondamente turbato.
Sarà la certezza
d'un futuro brillante
a dartela vinta,
svenduta la mente
dall'innato pensiero eccellente?
tz
15 gennaio 2012
GELO
GELO
Alberi rivestiti di gelida brina,
abito di rami ormai disadorni,
gelido freddo che penetra il tronco
sino a provarne la sopravvivenza.
Così lo sguardo di chi ti sta accanto
Spoglio di ogni impennata d’orgoglio,
privo di spunti d’affetto
sino a provarti in fedeltà.
Guardo l’albero: stupendo nella sua rara originalità;
guardo l’uomo: superbo nella sua monotona caparbietà.
Finirà la stagione del gelo per l’albero ed i suoi rami
lasciando altra speranza di vita a quel tronco provato.
Rifiorirà anche l’affetto,allontanato ogni sospetto,
in quell’uomo dal viso severo
con cui vorresti gustare il disgelo?
12 gennaio 2012
NON VOGLIAMO DIMENTICARE
Tiziana Faoro
NON VOGLIAMO DIMENTICARE
Sedute al tavolo d'un bar col pretesto di condividere la pausa degustando un panino, prima volta noi quattro, con scarni dialoghi e lunghi silenzi ognuna di noi ha taciuto ed espresso quel dolore profondo che ci lacera l'animo.
Vorrei sognare che tu di lassù sia impegnato ad osservare, come un giorno esprimesti quale desiderio da rivolgere al “Paròn”,quanto i tuoi Raffaeliani sanno fare ma, immediatamente mi nego ciò che so impossibile ed ora auspico per non saperti travolto da una sofferenza peggiore di quelle realmente vissute.
L'incredibile silenzio calato su di te, ci pare intollerabile; d'altra parte, anche noi non riusciamo quasi a mettere insieme tutti gli splendidi ricordi che abbiamo di te.
Ci manchi.
Manchi a noi ed a tutti quanti oggi percorrono quegli stessi spazi per tempo ammirati che ora paiono minacciosi ed estranei, freddi ed incerti nell'accogliere il nostro daffare per aiutare l'uomo come tu ci hai insegnato, come tu amorevolmente pretendevi.
Ovunque ci si giri, si vedono solo musi lunghi e visi tirati nel costante pensiero di quello che sarà, dubitando non tanto del lavoro quanto dello spirito con cui si vorrà dar animo al nostro impegno quotidiano.
Ci manchi.
Deglutiamo cibo e lacrime mentre torniamo ai nostri posti di lavoro nella consapevolezza che un'epoca s'è conclusa, evento a cui nessun uomo e nessun evento ha mai potuto sottrarsi; nel passo la fatica di muoverci su suolo ormai straniero, nelle spalle ricurve e nel capo chino il tentativo disperato di non vedere altra persona a far suo ciò che tu hai costruito.
Ci manchi!
TZ
NON VOGLIAMO DIMENTICARE
Sedute al tavolo d'un bar col pretesto di condividere la pausa degustando un panino, prima volta noi quattro, con scarni dialoghi e lunghi silenzi ognuna di noi ha taciuto ed espresso quel dolore profondo che ci lacera l'animo.
Vorrei sognare che tu di lassù sia impegnato ad osservare, come un giorno esprimesti quale desiderio da rivolgere al “Paròn”,quanto i tuoi Raffaeliani sanno fare ma, immediatamente mi nego ciò che so impossibile ed ora auspico per non saperti travolto da una sofferenza peggiore di quelle realmente vissute.
L'incredibile silenzio calato su di te, ci pare intollerabile; d'altra parte, anche noi non riusciamo quasi a mettere insieme tutti gli splendidi ricordi che abbiamo di te.
Ci manchi.
Manchi a noi ed a tutti quanti oggi percorrono quegli stessi spazi per tempo ammirati che ora paiono minacciosi ed estranei, freddi ed incerti nell'accogliere il nostro daffare per aiutare l'uomo come tu ci hai insegnato, come tu amorevolmente pretendevi.
Ovunque ci si giri, si vedono solo musi lunghi e visi tirati nel costante pensiero di quello che sarà, dubitando non tanto del lavoro quanto dello spirito con cui si vorrà dar animo al nostro impegno quotidiano.
Ci manchi.
Deglutiamo cibo e lacrime mentre torniamo ai nostri posti di lavoro nella consapevolezza che un'epoca s'è conclusa, evento a cui nessun uomo e nessun evento ha mai potuto sottrarsi; nel passo la fatica di muoverci su suolo ormai straniero, nelle spalle ricurve e nel capo chino il tentativo disperato di non vedere altra persona a far suo ciò che tu hai costruito.
Ci manchi!
TZ
07 gennaio 2012
DEDICATO AI NOSTRI ANZIANI : I PENSIERINVERSI LI INCONTRANO A FORNO DI ZOLDO
Iniziamo così l'anno nuovo, coinvolgendo i nostri vecchi perchè i loro ricordi siamo convinti sono per noi un dono prezioso che ci aiutano a ricordare i principi della nostra educazione, l'antica cultura che noi andiamo a ricercare.
Ascolteremo e racconteremo nella nostra lingua , con i nostri sguardi, con i nostri abbracci in un ritrovarci simili , uomini e donne a qualunque età.
Ascolteremo e racconteremo nella nostra lingua , con i nostri sguardi, con i nostri abbracci in un ritrovarci simili , uomini e donne a qualunque età.
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