22 giugno 2010

Infetti d'amore di Tiziana Faoro


Il Primo Libro dell'Autrice ...

Per i tipi di Kairos Editore di Napoli, Tiziana Faoro, bellunese di origine, di professione infermiera professionale, distaccata al San Raffaele di Villa Turro di Milano, si consegna oggi alla narrativa con il suo primo lavoro di scrittrice.

Ovviamente, ha molta strada da fare. Ma i presupposti per attraversarla agilmente e gli strumenti per continuare il percorso vi sono tutti. Scoperta per caso da me, in una circostanza, a dir poco improbabile e fortuita, mi ha subito mostrato il lato umano e idealistico di una descrizione fuori dai canoni, di rara umanità. Un descrittivismo che fa da felice apprendistato alla sua forza interpretativa di vedere le cose sotto il punto di vista dei sentimenti, delle suggestioni che, se in quest'epoca di rari significati possono apparire con la valenza inutile della retorica, in lei, predispongono alla verifica dei significati più benevoli e profondi,meno malvagi e più elementari.

In questo esordio poetico-narrativo, già di per sé maturo, vi è l'esplorazione futura del suo linguaggio, vi è l'intrecciarsi dell'esperienza di lettura di lei, autrice-lettrice, consolidata dall'inclinazione all'accoglienza dell'altro, del malato che soffre, dell'interrogativo itinerante di una professione che visita il male ogni giorno, lo vive di riflesso, lo indaga, e lo cura con amore e dedizione, avvalendosi di quei rari incontri per creare fondamenti di estrema varietà dei temi e dei modi, per superare il disagio.

Una ricerca espressiva che si avvale dell'esplorazione del linguaggio in tutta la sua gamma di riferimenti e di intrecci, in quegli incontri saltuari e temporali in cui l'autrices'impatta coi "suoi" ammalati, quale risultato di una degenza mai appesantita dal male, perché resa meno greve e più agibile dal buonumore e dalle capacità di alleviarlo dell'autrice in questione, che fa suo, rimodellandolo,un vecchio adagio: mens sana in corpore malato, attraverso una rara perizia di adattamento al soggetto, che si vede distratto dalla malattia che in sé porta sofferenza e patimento. Nelle corsie s'incontra la gamma più completa dell'umanità sofferente; il genere umano che vive la tribolazione, il dubbio, la paura...c'è l'individuo che si porta dietro il disagio e soffre in silenzio, angoscia e tormento... Racconti che colgono l'umanità variegata del meditativo e dell'amore per il mondo, costruzione di unità tematica con l'aspetto e la dimensione più accoglienti del collettivo che lo determina.

Difficilmente io mi appassiono a racconti di esordienti, se non mostrano di possedere almeno i più rudimentali mezzi descrittivi. Per raccontare e narrare non occorre essere geni... C'è solo un gran bisogno di possedere un'anima, un intelletto pensante e delle capacità linguistiche e umane in grado di sviluppare accattivanti emozioni, sorprendenti elementi di commozione, una gamma variegata di elementi fantastici che sorregge e stimola, si fa indulgente col mondo sofferente, lenisce ferite del cuore, prima ancora di quelle fisiche.

Se poi a questi tre elementi imprescindibili, si aggiungono i caratteri solidi e altamente umani di un descrittivismo fuori dal comune, incisivo, breve ma già altamente maturo e smaliziato, come quello della neoscrittrice Tiziana Faoro, il gioco è fatto.

Oggi in Italia troppa gente scrive, ma tentiamo di individuare il perché della loro scrittura: molti per puro spirito di apparire, in TV tra i media, o nelle prime pagine di giornali a far notizia, poi vi sono i più fortunati e raccomandati, che s'intrufolano in mille modi (spesso illeciti per giungere alle case Editrici Elitarie che ne consacrino la fama, senza averne alcun merito.

Tiziana Faoro non è tra questi; è una tosta, senza ostentazione. bellunese di origini ma milanese di adozione da lunghissimi anni, porta in sé entrambe le categorie di elezione.

Con questi racconti entra a far parte di una lunga schiera di esordienti, ma in lei vi è certamente, a mio modesto avviso, la stoffa per progredire e dare molto di più anche in termini scrittori. La sua parola è agevole, il discorso fruibile, vi sono doti spiccate di umanità e di sensibilità.

Ho ritenuto da subito, appena letti gli scritti di doverla presentare all'Editore per un parere. E il responso è stato di ottimo gradimento. Non ne avevo dubbi. Il mio intuito e la mia difficile e abituale negazione ad accogliere lavori di esordio che siano decisamente senza alcun merito letterario, anche questa volta non ha fallito l'obiettivo, ha centrato in pieno. Hanno avuto ragione la competenza e il rigore che, modestamente, mi contraddistinguono e di cui sono fiera.

In Letteratura non ci si stanca mai di essere esigenti, prima di tutto con se stessi e poi con gli altri. Ecco perché non sono solita incoraggiare gli esordienti che non valgono una cicca. Così, è in Poesia di cui mi occupo da 40 anni, così nella Narrativa o nella Critica. Per quanto mi riguarda il mondo letterario è saturo di inutili scribacchini dell'ultima ora. Non ve n'è più bisogno.

C'è, invece, necessità di aria nuova, rinnovata, aria che porta una ventata di ossigeno all'umanità disperata, emarginata, in piena crisi epocale. Si ha bisogno di pensieri schietti, vibranti, c'è voglia di idealità, di purezza di sentimenti, di schiettezza e genuinità che di certo non mancano alla Faoro. Da parte mia, ho cercato di darle le coordinate.
Ora toccherà a lei, alla sua ispirazione e alla sua valenza linguistica dare ulteriore slancio e incisività alle opere che seguiranno. Di certo, non mancheranno le occasioni, perché Tiziana Faoro possa tornare a farci leggere ancora i suoi racconti o le sue composizioni cariche di umanità, di ricchezza interiore e di bellezza profonda del significato di "essere". Pur se persiste l'afrore del disinfettante di corsie, pur se vi è grande sofferenza e disagio tra i degenti, Tiziana Faoro cerca di eludere l'affanno più subdolo e insinuante: il mal di vivere che in ciascuno provoca più guasto e sconforto di qualsiasi malattia
Ninnj Di Stefano Busà

9 commenti:

  1. Ho letto tutti i tuoi libri. Bellissimi.

    RispondiElimina
  2. ho letto i tuoi preziosi scritti d'un fiato e li ho apprezzati ed assaporati particolarmente.
    ho imparato che spesso non ci curiamo a fondo delle persone che ci stanno vicino, non scrutiamo con curiosità i loro cuori e le loro menti.
    le loro emozioni sono una continua narrazione della loro storia dentro la storia di altri e del mondo.
    grazie per la tua straordinaria sensibilità, intelligenza e capacità letteraria

    RispondiElimina
  3. ti aspettiamo in radio per l'intervista! Donatella

    RispondiElimina
  4. stupefatta per il tuo scrivere così efficace, scorrevole, travolgente. ha ragione tuo marito: devi continuare

    RispondiElimina
  5. Napoli, mercoledì 8 giugno 2011


    Cara Tiziana,

    ho potuto finalmente lèggere con calma il tuo piccolo e prezioso libro "Infetti d'amore" e sento il bisogno di dirti che vi ho trovato poesia, umanità, bontà, umiltà, senso del dovere, religiosità. La tua prosa (che ha una grande fluenza lirica e l'assertività di un messaggio celeste) ha una forza e una dignità, una sincerità e una suggestività, un'onestà e un'evocatività, che trascinano con dolcezza il lettore verso i limiti della nostra condizione terrena e l'illimitata aspettativa che può dare la fede. Ma è la tua maniera di raccontare i personaggi, le loro storie; la delicatezza con cui ne accenni i casi clinici, senza mai entrare in dettagli; il coraggio con cui ti metti in gioco nei confronti dell'inconoscibile dalla medicina, che danno ai tuoi scritti il nerbo di un diario pietoso e doloroso, l'intensità di una cronaca intessuta di pene e speranze, dedizione e sacrificio: tutto ciò compone un essenziale dialogo con te stessa, con i tuoi pazienti - ora trasferiti nel limbo delle dramatis personae - e principalmente con il lettore, al quale sai donare una folgorante presa di coscienza.
    Complimenti, dunque, ed un caro saluto.

    Luciano Galassi

    RispondiElimina
  6. Carissima Tiziana... oggi ricevendo i tuoi auguri, via mail, e leggendo l'indirizzo del tuo blog ho pensato di scriverti... grazie a Livia che ci ha fatto conoscere... Ti rinnovo BUONA PASQUA e Buona Poesia... preferibilmente dialettale. su "LA DISCUSSIONE" www.tuttokalosghero.blogspot.com in siti amici troverai il ling di questo blog. Con stima e amicizia... auguri anche ai tuoi lettori. Calogero Di Giuseppe.

    RispondiElimina
  7. Calogero Di Giuseppe
    CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE

    IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA

    Donna io sono… come te uomo…
    Femmina io sono… come tu maschio…
    Diversi nel sesso ma con lo stesso riflesso!
    Diluvio nel cervello mio
    Tsumani nel cervello tuo.
    Calmati uomo la tua medaglia
    E ’il riflesso della mia!
    Io non ti ucciderò
    Nonna sei Tu… mia ava…
    Madre Tu sei… bella e sacra.
    Figlia Tu sei... per Te darei la vita!
    Moglie e compagna seducente
    Viluppo delle mie carni
    Piacere del tuo piacere
    Mente del mio corpo!..
    Sanità della mia mente…
    Io non ti ucciderò!
    Io t’amo e t’amerò….
    Ti sedurrò
    Ti adulerò
    Mi prostrerò
    E con l’amore che avrò
    Sarai levitante Poesia
    Vita e sogno dell’anima mia.
    Tu non mi ucciderai…
    Io homo stupidus non t’ucciderò…
    Noo…noo…nooo No!
    23 Novembre 2013

    RispondiElimina
  8. grazie,Giuseppe! Fosse tale l'impegno di ogni uomo ! tz

    RispondiElimina
  9. MOVIMENTO LETTERARIO LOMBARDO
    E BELLE ARTI
    Carissime amiche e carissimi amici… IL COMITATO del Movimento,
    formato da 31 componenti, , il giorno 10 Gennaio 2014, ed il pubblico
    presente, hanno approvato il programma per costituire il
    Movimento Letterario Lombardo. Il Movimento è integrato
    nel settore Artistico-Letterario del CIRCOLO FILOLOGICO MILANESE.
    Il responsabile di questo settore, Dott. Giacinto Sica , rappresenta
    il famosissimo Ente e ci rende orgogliosi. La nostra sede rimane in Via Clerici n. 10.
    ORGANIGRAMMA:
    DI GIUSEPPE CALOGERO….. PRESIDENTE-FONDATORE.
    SICA GIACINTO . DIRETTORE ARTISTICO –FONDATORE
    GACCIONE ANGELO….. EDITORE- SCRITTORE.
    COMPONENTI DEL COMITATO: 31 ADERENTI
    SEGRETERIA Papa Gianluca, da completare.
    CERCHIAMO ADERENZE DA: addetti alla segreteria,
    tecnici per le comunicazioni via internet, cantanti, attori, registi,
    fotografi e addetti Video camera per filmare gli incontri, amici di
    “supporto alla presidenza”.
    ARTISTI DISPONIBILI: ENRICO BELLANI, tenore.
    MARILENA VERRI: TEATRO. (Attrice-poetessa)
    AUSILIA MINASI: SETTORE GIOVANI (attrice poetessa)
    GIUSEPPINA MELIDONI: (attrice poetessa-cantante)
    Da completare…
    Il MANIFESTO LETTERARIO sarà presentato il 23 Gennaio prossimo
    Alle ore 17,00 in Via Clerici n. 10, a sinistra della scala di Milano.
    Il Presidente
    Caloghero Di Giuseppe

    RispondiElimina