Non più le rose dai petali rosso rubino e dal gambo extra lungo donate a dozzine mi turbano il pensiero! Or mi stupisco della vostra tenacia, rose ormai spontanee nel vostro sbocciare di maggio in maggio, a render omaggio a mani un tempo sapienti nello scegliervi quale ornamento delle loro semplici dimore. Nel vostro inchino, nel vostro eretto e fiero comportamento trovano grazia le antiche mura costrette, ahimè dal tempo, a soffrire l'abbandono.
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