17 novembre 2017

INFERNALE SORPRESA

L'Inferno stesso si stupì dell'inattesa sorpresa.
 Girovagando nelle diverse residenze a sua disposizione, quella notte improvvisamente prese coscienza di uno strana condizione a cui mai aveva posto attenzione precedentemente: gli appartamenti, più che mai sovraffollati, pullulavano di personaggi i quali, nella vita terrena, avevano occupato posizioni sociali  e l'approvazione di moltitudini per vicende quanto mai diverse.
Senza dar nell'occhio, salutando e sorridendo come sua abitudine, l'Inferno strinse ogni mano a lui allungata scrutando visi eternamente noti: ecco, di ognuno  rammentò come lo avesse indotto a fedele rapporto d'amicizia con sè.
Avvertì sulle spalle il peso della poderosa fatica compiuta da lui stesso in persona per ottenere il meritato rispetto e la totale obbedienza di ciascuno. Non fu tanto impegnativo, ragionò, raggiungere l'obiettivo con persone nel mondo dedite palesemente ad attività razionalmente considerate dall'umanità deplorevoli. Gli fu, invece, necessaria una notevole porzione di furbizia e di sottile perfidia per circuire i benpensanti sì che diventassero suoi operatori di iniquità apparendo al mondo persone degne di fiducia. Sogghignò: la sua è costantemente vittoria su entrambi i fronti. Tirò un sospiro di sollievo, approvandosi per quella geniale considerazione, mentre attorno gli si accalcavano i poveracci caduti nella sua trappola, mani a lui protese imploranti un attimo di sosta del tormento infinito, meritata ricompensa alla loro stolta obbedienza per lui, l'Inferno, di cui in terra ebbero la sfrontatezza di prendersi gioco non prestandogli accorta attenzione. Sprezzante si allontanò, l'Inferno. Altri sbarchi nel suo regno erano in corso.


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