08 ottobre 2012

Racconti della notte

Ho lasciato che la notte mi portasse a spasso con sé, fra circonvallazioni cerebrali e spazi subaracnoidei alla ricerca della fonte degli impavidi pensieri, inquilini morosi ammassati in una vecchia roulotte, antica compagna di viaggi fra ipotesi e fantasie. Ho chiamato al telefono il distributore di pettegolezzi: con la sua bicicletta aveva ormai raggiunto ogni quartiere e già le notizie del giorno sostavano infreddolite sui gradini delle case ancora addormentate. Ero già in ritardo. Tz


29 settembre 2012

Ti avrei perso nella notte mentre le stelle spiavano i passi , il bosco ascoltava il loro ritmo, la terra rubava la loro impronta. Avrei atteso il sorgere del giorno per ripercorrere lo stesso sentiero alla ricerca delle tue tracce, avrei interrogato le stelle ed ascoltato ogni singolo albero, frugato in ogni cespuglio. Avrei implorato il sole affinchè illuminasse il torrente e nel riverbero della sua luce potessi scorgere il tuo profilo. Avrei cantato il tuo nome alla pallida luna,sussurrato tenere frasi d’amore…T’ho perso. Ritorno alla fermata del tram e m’avvio al lavoro.La nebbia accoglie e nasconde il mio umido respiro ancora veloce del tuo cercarti.tz 29 settembre 2012

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