19 giugno 2014

"E TU, MI AMI?" (Giovanni 16:17)

Non ho mangiato i vostri confetti nuziali.Non ci sono proprio riuscita, mi si è chiuso lo stomaco. I vostri sono i primi,forse dovrei segnare la data nell'agenda dei ricordi per la loro peculiarità,per la rivendicazione che rappresentano.Umanamente rispetto la vostra opinione e la vostra scelta ma,davvero della fede cristiana penso che tu non abbia capito niente e ne sono addolorata.Così addolorata che mi si è chiuso lo stomaco,evento quanto mai raro per me. Anch'io un tempo mi sono comportata come te: spesso mi sono aggiustata la parola di Dio a mio uso e consumo,troppo antiche le sue leggi per essere ancora attuali e rispettabili ed ho così commesso una miriade di errori ( peccati) di cui porto le cicatrici di ferite per grazia di Dio rimarginate. No. Il Signore nel suo essere Eterno propone all'uomo regole valide nel susseguirsi dei secoli e l'uomo ha una strada aperta da Dio per vivere secondo esse nella gioia e nella pace: la fede. Vivere per fede vuol dire confidare completamente in Lui, il Signore dei signori e ciò comporta il desiderio di conoscere la Sua volontà e di metterla in pratica in ogni suo aspetto sapendo di averne solo dei benefici. Così ho scelto di vivere da tempo e la mia scelta,oggi,mi permette di scriverti in tutta onestà e sincerità che non condivido il tuo pensiero,il tuo comportamento con cui aggiusti a tua misura la presenza di Dio nella tua vita.Non rinnego le preghiere condivise ed innalzate insieme spesso in momenti difficili della tua esistenza ma, per tutta la simpatia e l'affetto che ho per te e per lui,io non rinuncio alla verità della parola del mio Signore. Tz

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