06 agosto 2015

Storie di città: IL MARCIAPIEDE TRISTE

Anche i marciapiedi di città che noi calpestiamo incuranti donando loro continui sbuffi d'aria intrisa del profumo d'asfalto soffrono dell'aridità a cui sono costretti. Uno di loro, in un angolo poco trafficato della periferia cittadina, già depresso dal solo fatto di non essere un luogo di passaggio signorile ma, molto più di frequente, territorio annaffiato dai liquidi biologici di animali e di umani (ahimè!) spesso piangeva la sua amara sorte,certo dell'indifferenza generale. Un anonimo passerotto,venutosi a posare in cerca di qualche briciola di cui nutrirsi,captò quasi per caso il lamento di quel tratto di marciapiede dissestato: colpito e scosso dalla sofferenza neppure immaginabile di quel terreno puzzolente, non rimase indifferente. Non avendo nulla da donargli, in segno di affetto vi posò fra le crepe un tenero bacio d'affetto prima di volarsene via,raccolta la sua preziosa merenda. Il marciapiede non capì per giorni quello strano turbinio nelle sue viscere, a tratti davvero fastidioso e preoccupante per quel deformarsi del suo aspetto che avvertiva inevitabile e già metteva in conto gli ulteriori maltrattamenti di cui i passanti sarebbero stati prodighi nei suoi confronti! Non capì nemmeno tanto rapidamente perchè il suo colorito al sole uniformemente grigio, poco a poco assumesse uno strano aspetto discromico tendente al verde e, qua e là si creassero i giochi d'ombra! Fu l'arrivo di un'ape a spiegargli la bellezza e l'originalità del suo nuovo aspetto mentre passando da un punto all'altro della corolla di quello splendido fiore gli raccontava della magia nata dal bacio di un passerotto, fu l'attenzione di un bimbo sorpreso per quel fiore inatteso a donargli il giorno più bello! Felice quel triste marciapiede di periferia ritrovò la ragione di abitar quella via.

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