28 marzo 2016

I OVI DE PASQUA

Le festività pasquali, per me piccola figlia di emigrati bellunesi, rappresentavano l'occasione per il ritorno nella terra dei miei genitori per qualche giorno. Chi ci accoglieva, erano i miei nonni materni, nella loro casa antica di pietra e di legno in cui le tradizioni erano mantenute ed esercitate quotidianamente; una di queste, erano le uova colorate. Mia nonna me ne preparava un cesto di verdi, rosse, gialle, azzurre; alcune sarebbero state "sacrificate" il giorno di pasquetta nel tradizionale pasto composto da uova sode e scanferle, ovvero tarassaco preparato in insalata.
La mia gioia era la gioia di mia nonna.
Ieri, sempre nella vecchia casa di pietra e legno, ormai più che centenaria, una nonna aspettava la visita del suo nipotino, uova di cioccolato nascoste in quella stanza che fu cantina per molto tempo. Fra un abbraccio ed un bacio, felice il nipotino offrì il suo regalo alla nonna: un cestino di uova colorate.
La gioia della nonna sorpresa, fu la gioia del nipotino stupito per l'entusiasmo della sua nonna.
Stamattina mi chiedo se sia più vero il detto corrente secondo cui il mondo si sta capovolgendo o se sie più valido il credo popolare secondo cui i nonni tornano ad essere un po' bambini.

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