05 luglio 2017

MIO DIO, SONO PERSONE!

 Non dovremmo mai trovarci, secondo me, nella situazione di doverci meravigliare di fronte ad una perso
na del suo essere Persona, uomo o donna di cui non importa l'età. Perchè dobbiamo stupirci trovandoci faccia a faccia con un nostro simile? Eppure, la politica internazionale ed italiana che si mette in bella mostra nelle trasmissioni televisive o nei quotidiani, raccontando di imponenti cifre di esseri umani salvati o deportati\importati nel nostro paese ci induce a ragionare sulle cifre e non sugli esseri umani. Qualunque formazione politica ha le sue ragioni, a favore o contro che sia alla "cifra", raramente nei confronti degli esseri umani. Siamo indotti a perdere di vista l'individuo.
A me capita di incontrare l'individuo nei viali e negli spazi verdi della mia città: ammetto di osservarlo, più spesso di ignorarlo avendone timore, non apprezzando il suo abito, il suo odore, le sue abitudini che danneggiano la mia città. A volte sarei pronta a "mangiarmelo vivo", come si suol dire ma, vengo trattenuta, solo,  dalla preoccupazione di una sua reazione.
Molti di loro, ne parlano tutti i giornali e ogni mezzo di comunicazione, sono malati e qualcuno mi capita di conoscerlo in ospedale: lì ho modo di scoprire la Persona. Cade ogni barriera fra chi è in un letto di ospedale e chi lo cura ed assiste. Sono tutte storie drammatiche, la storia di ogni Persona ha risvolti che mordono la coscienza di chi solo può immaginare la sofferenza da lei vissuta.
Mentre la politica strumentalizza la massa presentandola come intenzionata a chissà quale azione di conquista, la Persona racconta la sua disperazione causata dalla  sua patria che ha decimato la sua famiglia, che non le sa dare alimenti necessari per crescere i suoi figli. Racconta l'imbroglio della promessa di una  vita agevole presto smascherata dagli stessi imbonitori che di lei ne fanno un gioco, un numero.
Non voglio entrare in merito alle ragioni politiche che tentano di regolare il nostro quieto vivere ma, mi permetto di affermare che non si può continuare ad ignorare la Persona a favore delle "cifre numeriche esose" di cui ci inebetiscono. La politica che annulla l'umanità non è Politica.

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