20 luglio 2017

A DISPETTO DEL PETTEGOLEZZO CHE CI FA MALE

Ognuno di noi, per esperienza personale, può testimoniare quanto siano dolorosi i commenti dei nostri vicini di casa, spesso anche dei nostri amici, quando ci capita qualche "disgrazia".
Ho vissuto periodi difficilissimi: le mie "disgrazie" erano talmente palesi agli occhi di chiunque che mi era impossibile non attraversare la gogna dei commenti, dei pettegolezzi.
Sola, nella mia cameretta, trovavo forza, comprensione, coraggio nell'invocare l'aiuto di Gesù.
Grazie al Suo intervento, quel problema si risolse.
Certo per un padre, per una madre il desiderio che la vita dei loro ragazzi sia serena, non si limita da uno specifico momento; noi vorremmo che tutta la loro vita fosse facile, esente da ogni spina. Così sappiamo non è, non sarà.
I genitori che vivono una personale esperienza di fede in Dio, sanno che solo in Lui vi è ogni genere di sostegno per i loro pargoli e pregano per la loro vita terrena e soprattutto, per la loro vita eterna.
Stamattina, leggendo un passo del Vangelo in Luca 8: 40-56, sono giunta alla seguente riflessione:
un padre, una madre possono correre da Gesù per chiedere la guarigione fisica del figlio, della figlia e ottenerla.
Un padre, una madre, possono correre da Gesù per chiedere del loro figlia, della loro figlia, la guarigione spirituale.
I vicini di casa, gli amici di certo sono più pronti a scuotere la testa, non avendo alcuna speranza per quella "disgrazia" , che a sostenere il genitore nel suo correre a Gesù. Anzi, talvolta si esprimono scoraggiando il genitore facendogli notare l'assoluta impossibilità di rimediare a quella situazione.
Il genitore che crede fermamente in Gesù, non desiste dalla sua preghiera.
Noi che abbiamo i nostri ragazzi apparentemente ancora lontani dall'accettare Gesù nella loro vita, non desistiamo dal pregare Gesù per la loro salvezza. Chi ci sta attorno può commentare e spettegolare quanto vuole giudicando quel che appare ai suoi occhi ma, noi sappiamo che Gesù sta già operando nella vita dei nostri figlioli: loro non sono morti alla parola di Dio, stanno solo dormendo: Il Signore li risveglierà.
Il Signore dà ad ogni genitore dei riferimenti specifici, personali secondo la fede di ognuno  affinché non venga in loro meno la certezza della Sua opera.
Noi camminiamo per fede nel nostro Signore con la certezza del Suo intervento di guarigione.
Ogni pettegolezzo non ci trafigge, noi sappiamo che vedremo la gloria del nostro Signore, gusteremo nei nostri ragazzi la guarigione fisica e spirituale.
Il miracolo riportato in quel brano del Vangelo si rinnova ogni giorno e chiunque lo può sperimentare, basta un granello di senape di fede.


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