Le nuvole che si soccorrono,
intessono un lugubre manto
fra il borbottio di un cielo alla gogna
e lampi di rabbia che fulminano il mondo,
l'agitazione spasmodica del vento
che soffia or a dritta, or a manca,
lo scroscio atteso sospeso nell'aria
pronto a scatenare il suo fragore
tintinnando ovunque gioielli di ghiaccio
e l'uomo a naso in su,
orgoglioso delle sue azzeccate previsioni
foriere di rovine e disastri.
Salgono e scendono nubi cariche d'acqua
a mozzare la vetta ai monti,
chi troverà rifugio nel loro ventre?
L'uomo guarda, osserva negando impotenza.
Gira, gira ĺa giostra,
cavalli montati da Irriducibile Superbia,
Stolta Indifferenza, Innata Prepotenza.
Tuona il cielo il richiamo del suo Creatore,
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