FUTURO
Non ti chiederò soldi,
Non ti chiederò quali ricchezze hai accumulato,
Non ti chiederò di rendermi conto del bene che mi racconti.
Ti chiederò ragione
Degli affetti che mi hai strappati,
Dell’amore a cui mi hai sottratta,
Degli abbracci a cui mi hai negata
Relegandomi al freddo
Anziché al tepore del fisico forte del mio papà.
Ti chiederò chi sei tu, uomo sconosciuto
Dal colorito così diverso dal mio,
Ligio a principi che non sento miei,
Dal profumo di mare a me ignoto.
Ti chiederò quale giustizia conosci,
Quale diritto ti ha autorizzato
A fare di me la tua straniera,
Il tuo italico gioco
Da mostrare quale trofeo di terra invasa,
Donna ammaliata, imbrogliata, ripudiata.
Vi chiederò donde vi viene la forza dell’abbandono,
Il coraggio per il mio bene
Menomato, distrutto
Che del continuo mi lacera il cuore,
Stravolge la mente
Mentre raminga vago fra i miei ricordi
Cercando la parte di me
Rubata, bruciata, calpestata.
tz
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