VENTO
Vedo le tue gote paffute
Nell’esplosione d’ironica follia
A sollevare gonne,
rovesciare ombrelli,
derubare cappelli
a chi, cupo dei suoi pensieri,
improvvisamente richiami
ad imbarazzato sorriso,
smorzata timida protesta,
in condivisione inattesa
con altri passanti,
nuovi, istantanei amici
e rido
della tua forza,
dell’imprevedibile, birichina folata.
Vedo la gente piegarsi,
sottomessa al tuo volubile spirare,
mosse repentine
piegano schiene
in ipocriti inchini,
rialzano il capo
di insospettabili giudici onesti,
aprono gole profonde
a pontificare castighi,
distribuire pene infernali
e piango
per quell’umanità sprecata,
incapace di reggersi in piedi,
dal’intelletto mellifluo,
argilla che si deforma
al primo tuo sbuffo,
oh vento terribile che
dell’uomo ti fai gioco!
tz
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