23 gennaio 2014

VITA SCONOSCIUTA DEGLI INFERMIERI

“Perché : se tu vuoi bene ad una persona e lui ti vuole bene e gli dai un bacio,lui il bacio te lo ridà,no? Invece no,l’altro giorno l’ho baciato ma lui no,non mi ha baciata come faceva sempre, mi ha detto “ è finita” e basta”. Siam rimasti lì,ad ascoltarti in quell’espressione di semplice realtà per una vita di mezzo secolo condivisa trattenendo la commozione: non ce lo siam detti ma,nello sguardo che ci siam istitintivamente scambiati vi era tutta la sorpresa per una tenerezza di cui non si racconta più, di cui riaffiora il ricordo nella vita matrimoniale dei nostri genitori,dei nostri nonni. “Grazie per tutto quello che avete fatto per lui, continuate a far bene il vostro lavoro perché loro sono angeli che volano in cielo” è stato il tuo saluto mentre ci baciavi ed abbracciavi uno ad uno. lasciandoci senza parole atte a risponderti. Ci lasci la serenità del distacco,l’accoglienza naturale della morte di cui trovi modo persino di prenderti gioco : “cosa vuoi mettergli a fare la dentiera,mica mangia adesso che è morto” è l’ultima semplice considerazione che ti sento pronunciare mentre lasci il corpo di tuo marito e tua cognata si scusa di non essere riuscita a mettergli la dentiera. Tz 23 gennaio 2014

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