19 maggio 2018

IL MARE DEI PIACERI



Scruto il mare dei piaceri, 
lingotti di effimere vanità
galleggiano fragili
di un pallido luccichio specchi
delle umane ambizioni
sparse fra i flutti impetuosi
della vita trasgressiva esaltata
dall'umanità che ora annaspa
e ingoia sconfitte che accorciano il respiro
e strozzano in gola l'urlo di aiuto.
Lí ero un tempo anch'io,
fiera del mio infrangere l'onda
con forti bracciate ad accaparrare
ogni mondana soddisfazione
sotto lo sguardo di invidia e gelosia altrui
mentre l'anima precipitava pesante
nei fondali melmosi e voraci.
Vedo, oggi,
al sicuro nella barca della salvezza,
con gli occhi ripuliti da ogni putrida crosta
la vera consistenza
di quel che è un mare di guai,
succulento pasto condiviso
nell'orgoglio dell'assoluta supremazia dell'uomo,
deriso e rinnegato il suo Creatore.
Scesa negli abissi anche col corpo
ho sprigionato la mia voglia di aiuto
sfidando Te, mio Signore,
a darmi prova della tua esistenza.
Mi hai accolta a bordo, 
strappandomi con amore
alle onde montanti furiose
ed ora Ti osservo mentre sereno riposi.
Mi abbandono fra le Tue braccia,
certamente insieme approderemo
alla riva della vittoria,
sconfitta ogni concupiscenza 
tempeste mai più temerò.

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