08 luglio 2015

storie di paese: LA QUINDICESIMA ORA DEL GIORNO

C'è un'ora del giorno,in un modesto paese di montagna che tutti gli abitanti,senza quasi rendersene conto, attendono con ansia che si allontani, qualunque sia la stagione,comunque sia il tempo. Capita talvolta,anzi con una certa frequenza, che di colpo, qualora per un attimo si siano distratti, vengano tutti richiamati alla realtà della vita quotidiana da una sola campana di quelle di cui è dotato l'antico e superbo campanile: don,don,don...è il rintocco riservato alla quindicesima ora del giorno, proprio in punto, con cui s'innalza l'Ave Maria per chi il Signore ha voluto riportare a casa. Non è pettegolezzo la domanda che in ognuno è spontanea "chi sarà morto?" ma, la condivisione di un dolore il quale sicuramente trafigge il cuore di qualcuno di loro in modo particolare. C'è chi sostiene che il numero dei rintocchi più o meno numerosi stia ad indicare il ruolo sociale rivestito dal defunto ma, poco importa: ora è solo un compaesano, un amico in meno. Succede che la campana squilli anche per chi ha lasciato il paese in tempi lontani, emigrante fra gli emigranti, ma abbia mantenuto il suo cuore rivolto alle sue montagne, alla sua gente e , la sua gente, lo ricorda così, in quell'ora che valicano sempre con sospetto.

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