09 luglio 2015

storie di paese: QUANDO IL CAMPANILE TACE

Quanto il tessuto sociale sia cambiato nel piccolo paese, incredibile ma,vero, può essere verificato osservando il campanile: le due foto scattate ieri, 8 luglio 2015,sul finire del temporale che danni stava facendo in altra zona del Veneto,e questa sera,9 luglio , mostrano senza alcun dubbio una immobilità che,almeno per una persona, è stato motivo di ritardo sul lavoro. Mia mamma, quando noi giovani brontolavamo perchè le campane di domenica,anche d'estate, iniziavano a suonare a distesa alle ore 7.00 del mattino per annunciare la prima messa, non mancava di ricordare i suoi tempi di gioventù quando, sua nonna svegliava lei e le sue sorelle alle ore 5.30 perchè arrivassero puntuali alla prima messa, ore 6.00. Mia nonna, guardava sempre al campanile quando gli uomini di casa erano nei campi a lavorare per portare loro la merenda di metà mattina mentre gli uomini tutti si rialzavano dal terreno in coltivazione al primo rintocco della campana del mezzogiorno e dei vesperi la sera. Nessuno metteva mai in discussione l'ora indicata dall'orologio del campanile,dotato di rintocco musicale a scoccare i 60 e 30 minuti., tutti gli orologi di casa venivano regolati con quello. Anche il sagrestano, membro più che attivo della comunità,sapeva e condivideva quell'abitudine perciò, quando le lancette dell'orologio del campanile per qualche incomprensibile ragione smettevano di scorrere,era sua premura urgente di chieder l'intervento di chi sapesse rimettere in funzione l'orologio seduta stante placando lo sgomento dei paesani che si sentiva appesantire l'aria. Ora son più di 24 ore che l'orologio se ne sta immobile,silenzioso,colpevole del silenzio delle campane e nessuno,tranne la persona di cui ho scritto,pare, soffra del forzato silenzio. Peccato!?!

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