08 luglio 2015

storie di paese: L'ADDIO AL NUBILATO

Succede così: mentre ancora hai nelle orecchie il rintocco di quel Ave Maria di cui cerchi conferma ( si sa mai che ti sbagli,in fondo da queste parti ci capiti di tanto in tanto) vieni stordita da un corale grido gioioso dalle tonalità solo femminili provenienti da uno dei bar del centro di quel modesto paese più propenso al silenzio che agli schiamazzi. Ti guarda perplesso tuo marito e subito spieghi secondo la tua logica :" considerato che abbiamo assistito ad alcune scene dell'addio al celibato,non possiamo escludere sia ora in corso l'addio al nubilato!".La motivazione condivisa sottovoce con un ironico commento è subito confermata dal materializzarsi di un nugolo di giovini donne dall'abbigliamento volutamente simile e dalle chiome nascoste sotto un bel cappello rosa le quali a voce sempre più alta intonano il loro "viva viva la sposa" con l'evidente proposito di coinvolgere ed attirare l'attenzione di più persone possibili. Ti saresti limitata ad osservare il loro momento irripetibile di euforia se l'improvviso temporale del tardo pomeriggio non avesse cospirato nel creare la necessaria soluzione di un riparo di fortuna in condivisione: il bar raggiunto da te con tuo marito per un aperitivo , consuetudine solo del vostro periodo feriale. Si sa : in un paese ove il rintocco della quindicesima ora del giorno è più frequente dello scampanio per un matrimonio, tutti son pronti a fare festa, il clima si surriscalda,tu fotografi, t’invitano ad unirti “venga,venga,signora,venga con noi !”. Lanci un’occhiata d’invito a tuo marito,maschietto discreto rimane in disparte , sorseggi prosecco ed assaggi maliziosi biscottini, una mano sconosciuta posa il cappello rosa sulla tua testa. Attorno altri attempati signori con negli occhi la malinconia per un loro tempo che fu, tuo marito prende coraggio e si unisce. Fotografa. Siete , vi sentite accolti. Si stappa altro prosecco,insieme gridate “viva, viva la sposa!” , una damigella ti chiede “di dov’è,signora?” e tu orgogliosa puoi dire della tua lontana parentela con lo sposo mentre tuo marito lo vedi sussurrare alla sposa un augurio dal sapore di maturo consiglio. Ancora un poco ed è tempo di lasciare alle giovani il proseguo della festa ; hai deposto il cappello rosa che hai tenuto orgogliosamente sul capo per tutto il tempo ma, c’è chi se ne accorge e ti ferma “ tenga il cappello, signora, è un regalo,lo tenga di ricordo!”. Sei sorpresa,piacevolmente sorpresa per l’attenzione riservatati,per il gesto premuroso e ringrazi “Grazie,grazie , lo tengo davvero volentieri !”. Il sole è tornato padrone indiscusso del cielo, alle vostre spalle ancora si alzano le grida festose delle giovani donne mentre tu con tuo marito vi avviate verso casa, felici per quell’improvviso ,inatteso coinvolgimento che scrosta dalle vostre spalle la sensazione di essere degli sconosciuti mentre tu cerchi di immaginare chi possa essere quella persona per cui la campana intonò l’Ave Maria, di cui hai chiesto ed hai ricevuto una risposta per te, che arrivi in paese di tanto in tanto, troppo vaga per identificarla. Fra i tuoi impegni per i prossimi giorni annoti un funerale ed un matrimonio, momenti da condividere insieme con i nativi di quel modesto paese.

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