07 agosto 2014

DEL DIRE E DELLO SCRIVERE

Così, di primo mattino di un'estate la quale gioca a nascondino col "paese du sole" ecco che ti ritrovi catapultata nel mondo della politica somministrato da quel benedetto aggeggio il quale ti osserva e parla,parla,parla e tu,succube,ascolti,ascolti,ascolti! Ti arrabbi,vorresti sventrare quel quadretto per urlarvi dentro tutta la tua ribellione ma,meno male, hai ancora un filo di buon senso per sapere che ti ustioneresti soltanto e,poi, avresti di che far girare l'economia per ricomperare l'aggeggio ultimo modello,questa volta interattivo al solo scambio di occhiatacce. Cerchi rifugio in un altro coso ormai di casa,parla poco ma comunica tanto e soprattutto si fa leggere,anzi ti fa leggere gli altri e scoprire di loro qualche imperfezione che possiedi anche tu ma, vuoi mettere?, le altrui sono più gravi e leggi.Chi leggi? Vai a frugare negli scritti di quel nuovo amico, completamente sconosciuto sino a due giorni prima, che hai scoperto fa politica.Ti ricordi la domanda sciocca in auge nei test estivi delle riviste femminili di qualche anno fa? Era così formulata: "in un uomo che incontri per la prima volta,cosa ti colpisce immediatamente?" Rispondevi sempre e lo rifaresti anche ora "le mani". Per continuità,ora la domanda tu la proporresti così: "di un amico di facebook di cui leggi gli scritti per la prima volta,cosa ti colpisce di più?" e sei già pronta a rispondere " sintassi e grammatica italiana,logica e consecutio temporum." "Soprattutto se fa il politico",aggiungeresti senza indugio. Sì,perchè se sei disponibile a concedere licenze poetiche agli scrittori, sei intollerante degli errori di chi ti vuol rappresentare istituzionalmente essendo fermamente convinta che,se una persona non sa esprimere e scrivere correttamente il suo pensiero,il medesimo non sarà chiaro e non porterà frutto. Che fai,chiudi il coso sul tuo tavolo o togli l'amicizia all'ereditato ? Uff,fuori inizia a splendere il sole e tu non hai voglia di chiudere con nessuno.Ti lasci rimbambire dall'uno e dall'altro? Mestizia ti coglie ed in te si affaccia il dilemma del giorno o meglio, di ogni giorno rafforzato dal quesito che un giorno facesti tuo,"Quid est homo?" al quale controbattesti "Ubi est homo?". Sì, sai che il tuo ritirarti nella tua fede a molti può apparire una via di scampo facile quanto improbabile tuttavia,mentre lanci uno sguardo al sole il quale si difende accecandoti coi suoi raggi tu trovi pace nel ricordare a te stessa la tua appartenenza,per tua libera scelta, al Signore Iddio che i tuoi passi guiderà mentre l'umanità percorre il suo cammino,libera di scegliere fra gli uomini principi o presidenti ed il Re dei Re. Abbandoni l'aggeggio ed il coso e ti ritiri nel silenzio della tua cameretta per pregare,finalmente libera.

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