Poggerò il mio capo sul cuscino
al calar del giorno,
sì breve fu il percorso,
di nuova luce splenderà
il mio sorriso
mentre Tu mi condurrai
per nuovi cieli e nuova terra
ove non di pianti
ma di gioiosi canti
condividerò le note
a Te gradite,
Tu ed io a rivisitar quel tempo
per me Tuo dono
in cui di speme rivestii il giorno,
della tua pace il sonno.
Mio Signor,
sarò con Te assisa,
già mi vedo come bimba
a bocca spalancata
ogni tua opra ormai svelata
nel paterno abbraccio riparata!
Certo è il mio viver d'ora
nell'attesa placida della Tua venuta.
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